Il mondiale è finito prima del previsto. Tutto a causa di una scivolata del campione del mondo in carica, Jorge Lorenzo.
Ma partiamo dall'inizio...
Se il warm up della 125 è stato parzialmente bagnato, quello della MotoGP è stato completamente asciutto e i piloti della classe regina hanno girato con gomme slick (anche se più di uno ha rodato le rain), con temperature di 15° centigradi all'aria e 20° all'asfalto.
Il più veloce in pista era stato Casey Stoner, che in griglia partirà dalla sua 11a pole position stagionale con il tempo di 1'31"261.
Dietro di lui, a soli 50 millesimi di distacco, c'era comunque Jorge Lorenzo. Purtroppo però lo spagnolo quando mancava un minuto alla fine del turno, mentre stava girando molto velocemente (con gomme morbide), alla penultima curva a sinistra ha perso l'anteriore e ha tentato di recuperare, ma la sua Yamaha M1 ha avuto una reazione molto strana: un highside a singhiozzo fatto di 4 salti e l'inevitabile chiusura dell'anteriore, che gli ha procurato la perdita parziale della falange del quarto dito della mano sinistra e la lussazione del dito medio. Jorge sarà costretto a saltare la gara e verrà trasportato in l'elicottero all'ospedale di Melbourne.
Dopo la caduta Jorge si era rialzato ed aveva gettato via il guanto levandoselo dalla mano sinistra. Resosi conto della gravità della ferita era corso subito verso l'ambulanza e solo una volta nella clinica i dottori avevano chiesto di recuperare il guanto, sperando di trovare in esso parte del dito.
Subito dopo la decisione di non correre Jorge veniva trasportato in elicottero a Melbourne, dove verrà operato in giornata. Tecnicamente potrebbe correre la prossima settimana in Malesia, ma Lorenzo non ha ancora detto nulla in proposito.
Per vincere il titolo a questo punto a Stoner mancano solo 10 punti: un sesto posto.
La terza posizione è andata a Dani Pedrosa, in un fine settimana dalle prestazioni altalenanti. Lo spagnolo della HRC ha chiuso con un ritardo di 518 milesimi.
Stupisce positivamente Valentino Rossi, come per il warm-up in Giappone: il quarto posto è suo, con 959 millesimi di distacco dalla vetta; ci si auspica che sia il preludio ad un bel risultato in gara e non solamente di una piccola illusione per i suoi numerosissimi tifosi australiani e non.
Seguono Simoncelli, 5°, a un minuto e due decimi, poi Hayden, De Puniet e Bautista.
Dovizioso è 9° a -1"308.
Griglia di 15 piloti, quindi, e tutti a punti, con un Alvaro Bautista che per la prima volta parte 3° dalla prima fila.