Doohan: Rossi? Un big a fine carriera

"Successe a me ed a Lawson: le motivazioni calano se non vinci"


In Italia nessuno fra i media ha osato dire che i cattivi risultati di Valentino Rossi dipendono dal fatto che il nove volte iridato è un pilota ormai in declino. In Australia non si sono, invece, fatti scrupolo di azzardare questa ipotesi e fra quelli che la hanno avanzata c'è stato nientemeno che Mick Doohan.

"Nessuno può negare che Valentino sia un grandissimo pilota - ha detto il cinque volte iridato - ma forse è a fine carriera. Ha vinto moltissimo e per tutti arriva il momento in cui bisogna bilanciare il proprio impegno con i risultati. Voglio dire che Rossi dopo qualche caduta ha capito che non può fare molto di più e del resto non deve dimostrare più nulla. Al contrario Stoner quando è arrivato in MotoGP ha vinto con la Ducati, poi anche quando le cose non andavano più tanto bene ha continuato a rischiare. Vale tornerà a spingere dopo aver sistemato la Ducati. Il suo obiettivo ora è questo".

Un obiettivo non semplice da raggiungere.

"Il problema è questo: dopo tanti anni al vertice le motivazioni calano, accadde anche a me. E' inevitabile. E prima che a me lo vidi accadere anche a Eddie Lawson. Vinse un Gran Premio, ma arrivati a quel livello un solo successo non ti basta. Ti stanchi".

Doohan del connazionale Casey Stoner ha detto che ha le possibilità di raggiungere e superare non solo i suoi successi, ma anche quelli di Rossi.

"Dipenderà da quanto gli interesserà continuare a correre. Ora con la Honda per lui è più semplice che non nel passato, ma il suo valore era intuibile anche nel recente passato perché nessuno dei suoi compagni era capace di replicare le sue prestazioni. Gli altri piloti Ducati erano sempre lontanissimi dalle sue prestazioni".

A Stoner basterebbero dieci punti per conquistare il mondiale in casa. Una cosa che è riuscita anche a Doohan, nel lontano 1998, contro Biaggi.

"Per me fu più semplice - riconosce Mick - avevo un vantaggio più grande del mio rivale, Biaggi, non era forte come Lorenzo oggi. Stoner può vincere, ma sarei stupito se Jorge non finisse alle sue spalle".

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