Stoner: 1° liscio come l'olio in pista

Lorenzo non molla, Pedrosa ritorna, Rossi non sa più dove sedersi

Il bellissimo circuito di Phillip Island, a detta di tutti i piloti, si è presentato quest'anno decisamente più rovinato rispetto al passato; il manto è più irregolare con buche e avvallamenti che in certi punti impediscono alle gomme perfino di toccare terra.

A questo si è aggiunto oggi un T1 ricoperto di filler per mitigare l'effetto scivoloso dell'olio, rilasciato dalle moto d'epoca di una precedente manifestazione.

Ma Casey Stoner ha qui domani un appuntamento troppo importante con la sua moto e una chiazza d'olio non è certo sufficiente ad arrestare la sua ascesa. L'australiano ha concluso il turno davanti a tutti, fermando il crono in un 1'30"550 che gli è fruttato un distacco dal determinatissimo Jorge Lorenzo di ben 640 millesimi. Lo spagnolo ha provato diversi assetti, tanto che nella seconda parte della sessione ha preferito la seconda moto alla prima.

Il terzo turno di libere ritrova un Dani Pedrosa che nella giornata di ieri si era un po' perso fra mille difficoltà: lo spagnolo ha registrato il terzo tempo, con un ritardo di oltre nove decimi.

Indecifrabile è invece la performance di Marco Simoncelli, quarto ma già distaccato di 1"137! Simoncelli è scivolato per la terza volta (su tre), questa volta all'altro tornantino. Meno male che aveva "capito perché". Sbagliando non si impara più?

Buona la quinta posizione di Ben Spies a -1"203, 6° Andrea Dovizioso, seguito da Randy De Puniet (prima Ducati, a -1"612).

Poi Bautista 8°, Hayden 9° Edwards 10°, Aoyama 11°.

In dodicesima posizione Valentino Rossi, sceso in pista con il dito mignolo dolorante e curato con infiltrazioni. Il distacco di Rossi è imbarazzante: oltre 2"200. La via d'uscita dal labirinto dei problemi ancora non si trova.

“Sta provando delle posizioni in sella differenti - ha spiegato come di consueto Vittoriano Guareschi - Valentino ha voluto muoversi sulla moto: abbiamo lavorato perché fosse più incastrato sulla moto, cioè sella più bassa, manubri più bassi. Però non sta girando bene... Speriamo di capire dove sederci”.

Scivola Damian Cudlin a 4 minuti dall'inizio: un brutto highside al T2 l'ha costretto a rientrare ai box zoppicando.

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