Stoner: non ho fretta per il titolo

Lorenzo vuole lottare fino all'ultimo: "ho dei problemi, ma devo vincere"

L’espressione delusa e arrabbiata è simile alla fine del secondo di turno di prove libere a Phillip Island, Stoner da una parte e Lorenzo dall’altra guardano a domani con poca voglia di sorridere. Non c’entra la posizione in classifica, primo Casey e terzo Jorge, ma il fatto che nessuno dei due sia riuscito a migliorarsi nel pomeriggio. Più lento di poco meno di un decimo l’australiano, di più di sei lo spagnolo.

Non ho ancora trovato il setup giusto per la moto – non si nasconde Stoner – le condizioni della pista erano diverse dal mattino, un po’ più di vento e la temperatura più bassa”. Ma soprattutto l’asfalto martoriato dalle buche, croce per tutti i piloti. “E’ terribile – dice senza giri di parole l’australiano – soprattutto su un circuito così veloce queste buche fanno paura. Sono dappertutto, ma in particolar modo alla curva 6 e all’ultima, vicino al cordolo si può ancora passare ma basta spostarsi di un metro da quella linea per sentirle tantissimo”.

Domani dovrà lavorare: “possiamo ancora migliorare, e molto – dichiara Casey – bisogna riuscire a copiare meglio le ondulazioni dell’asfalto e insieme ritrovare un po’ di grip al posteriore”. Puntare la vittoria è scontato, soprattutto se vuole diventare Campione del Mondo in casa “ma non sento nessuna pressione particolare – sottolinea il pilota della Honda – anzi sono più rilassato rispetto agli anni in cui ho corso con Ducati. Se non vincerò il titolo domenica, sarà in un altro weekend”.

Jorge LorenzoSarebbe quello che piacerebbe a Lorenzo, non tanto perché lo spagnolo creda ancora di potere riconfermarsi campione, ma per l’orgoglio di avere lottato fino alla fine. Cosa che potrebbe risultargli impossibile se non riuscirà a risolvere i problemi che sono comparsi nel secondo turno. “Questa mattina mi sentivo veramente bene in sella – spiega Jorge - ma questo pomeriggio è cambiato tutto. Era impossibile nel secondo turno replicare i tempi del primo. Sono stato anche cinque decimi più lento e non sono sicuro di avere capito il perché, forse le condizioni del circuito sono cambiate”. Il problema è stato soprattutto nell’ultima curva “non riesco a capire il motivo per cui fossi così lento – ammette il maiorchino – me ne accorgevo alla fine del rettilineo soprattutto, dove mi mancavano 10 km/h di velocità massima rispetto al mattino”.

I suoi occhi sono puntati su Stoner che “sapevamo essere molto veloce su questa pista, ma anche lui oggi non è stato così rapido come ci aspettavamo”. A rallentarli sicuramente le condizioni dell’asfalto, come ha spiegato Lorenzo “non solo ci sono delle buche ma anche parti di asfalto rovinato, ne parlerò in Safety Commision, penso bisogni rifarlo per il prossimo anno. Soprattutto nell’ultima curva la situazione è peggiorata tantissimo, è impossibile fare la traiettoria che ricordavo dagli anni scorsi”.

Fra tanti dubbi una sola certezza “devo vincere e se non sarà possibile lottare per il podio”, Stoner è avvertito, Lorenzo venderà cara la pelle.


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