Stoner pesca un altro 1° dal marsupio

Simoncelli: 2° posto, 2° volo. Lorenzo 3°. Rossi fa 13 rosso


Scendono mediamente i tempi dei piloti della classe regina nel secondo turno del pomeriggio, grazie alla pista gommata dalle prove della mattina e soprattutto all'ascesa delle temperature (21° all'aria e 44° all'asfalto).


Il miglior tempo l'ha fatto e rifatto Casey Stoner al suo 8° giro su 18: l'1'30"535 lo proietta verso un fine settimana che potrebbe consegnargli il secondo titolo del mondoe portare il mondiale costruttori alla sua Honda, due splendidi regali per il compleanno di domenica.

Marco Simoncelli é arrivato secondo a -377 millesimi. Ottimo, se si chiude un occhio sull'ennesima scivolata. Il Sic è infatti scivolato nuovamente al tornantino (era già successo questa mattina), quando mancavano 23 minuti alla fine del turno ed era secondo.

Con  556 millesimi di ritardo troviamo in classifica Jorge Lorenzo, l'unico ancora in grado, statisticamente, di rovinare la festa per il mondiale a Stoner.

Buono il 4° tempo di Ben Spies a poco meno di un secondo.

In difficoltà invece Pedrosa, 5°, in ritardo di oltre un secondo.

Poi Aoyama 6°, De Puniet 7° (prima Ducati, a -1"135), 8° Bautista, 9° Edwards, 10° Dovizioso, 11° Hayden, poi Crutchlow.

La situazione di Valentino Rossi è sempre più critica. Questo turno si è concluso con un ritardo sdi ben 12479, valevole per il 13° posto.

Valentino Rossi ha iniziato il turno con la moto1, poi l'ha proseguito con la sconda moto e nell'ultimo quarto d'ora è ritornato in sella alla prima. Entrambe ovviamente col telaio in alluminio. Il nove volte campione del mondo lamenta il fatto che la Rossa si muove tanto e quindi lui ha problemi ad 'andarci d'accordo'.

“Tra le due moto - ha spiegato Vittorian Guareschi - la differenza è solo nelle molle: una è più precaricata e l'altra meno. Abbiamo visto che le gomme calano molto, dovremo lavorare molto sul grip del posteriore. Poi c'è il probelma che davanti la moto non si ferma, è come se le gomme scivolassero sull'asfalto. Comunque non è ancora finita”.

Insomma, turni in cui la prima Ducati è quella di Hayden e nell'altro quella di De Puniet, fa un po' effetto vedere in tredicesima posizione la moto che qui a Phillip Island ha sempre vinto negli ultimi 4 anni.

"Ma la moto di quest'anno è tutta differente rispetto a quella dello scorso anno - ha chiarito Guareschi - non si possono paragonare".

Sì, certo. Ma... .

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