Se c’è una cosa a cui Marco Simoncelli non dovrà pensare in questo fine settimana in Australia è il suo futuro, come già annunciato prima di Motegi, nel 2012 sarà ancora con Honda con un trattamento da ufficiale. I colori saranno ancora quelli del team Gresini.
Le tue richieste sono state soddisfatte al 100 per cento?
“Mi hanno dato quello che ho chiesto e io gli sono venuto incontro dal punto di vista economico. Penso di avere fatto la scelta migliore”.
Dovizioso invece non è stato soddisfatto del trattamento e ha scelto la Yamaha, cosa ne pensi?
“Non so quale sia stata la sua offerta e tante altre cose, forse per Andrea era arrivato il momento di cambiare. Io iniziato il rapporto con Honda dopo di lui e sono stato accontentato, l’importante è che hanno dimostrato di credere in me”.
Si era parlato di un tuo passaggio in Ducati, correresti accanto a Valentino?
“Non sarebbe facile essere suo compagno di squadra, lui è una primissima donna. Questo non significa che non si possa lottare con lui, Lorenzo lo dimostra, era sulla stessa moto e gli è arrivato davanti”.
Dopo Motegi hai provato la moto del prossimo anno, quali sono state le prime impressioni?
“Avevo due moto con telaio diverso ed è stato un test positivo, ho dato le mie indicazioni agli ingegneri”.
Differenze dalla 800?
“Il motore mi ha impressionato, il solo problema è che la moto si impenna da matti, è impossibile tenerla giù. Per quanto riguarda la ciclistica è simile all’attuale, ma si comporta in modo leggermente diverso, bisogna soprattutto adattare lo stile di guida alla maggiore potenza”.
Cosa ti aspetti dal weekend a Phillip Island?
“E’ tra le mie piste preferite, una di quelle in cui provo sensazioni bellissime nella guida. A Motegi ho dimostrato di essere veloce, punto a salire sul podio”.
Non riesci proprio a fare a meno delle gare, ti abbiamo visto impegnato anche coi carrettini (QUI il video).
“E’ stata una gara organizzata a Coriano, dove vivo. Ho preso parte nella categoria degli amatori e mi sono divertito tantissimo. C’erano più di 100 partenti alcuni su dei mezzo incredibili, come una tavola apparecchiata su ruote con le posate a fare da volante. Non si va piano, soprattutto dopo che ho sostituito le ruote con i cuscinetti in alluminio con quelli in teflon, i miei tempi sono scesi di 15 secondi!”
Il setup è fondamentale, non solo in MotoGP.