Casey Stoner è il Re della 800

I numeri incoronano il Kanguro: 31 vittorie e 56 podi in 5 anni, battuti Rossi e Lorenzo

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La prima palla match per Casey Stoner sarà sulla pista di casa, a Phillip Island fra due settimane. In Australia il pilota della Honda potrebbe già chiudere definitivamente i giochi e chiudere l’era delle 800 nello stesso modo in cui l’aveva iniziata, da campione del mondo. Il traguardo è ormai vicinissimo e solo la matematica tiene ancora accese le flebili speranza di un Jorge Lorenzo staccato di 40 punti in classifica. Con tre gare alla fine e 75 punti ancora da assegnare, a Casey ne basterebbero 10 in più dell’avversario per strappargli il numero 1 dalla carena sulla pista affacciata sull’oceano.

Con il secondo titolo Stoner eguaglierà i due campionati del mondo conquistati da Valentino Rossi sull’800, prima di iniziare la nuova avventura sulle 1000. È questo uno dei pochi record che Casey non potrà battere, perché gli altri sono già sotto la sua egida. In cinque anni il Kanguro mannaro è riuscito a vincere più di ogni altro pilota, lasciando solo le briciole ai suoi avversari. Il re delle 800 è riuscito ad arrivare a numeri impressionanti: 31 vittorie, 56 podi, 31 pole position e 1392 punti conquistati, quando mancano ancora tre Gran Premi per ritoccare record inavvicinabili per chiunque altro.

Stoner, nel 2007, è riuscito a vincere 10 gare in una sola stagione, quando sia Rossi che Lorenzo si sono fermati a 9, rispettivamente nel 2008 e nel 2010. Nel 2011 ha già siglato 10 pole position, 7 il miglior risultato di Vale nel 2009 e di Jorge nel 2010. Gli manca ancora il primato di podi nella stessa stagione, il maiorchino e il pesarese sono arrivati a 16, il primo nel 2010 e il secondo nel 2008, ma Casey è attualmente a quota 14 e prima della fine del campionato potrebbe superare anche questo record. L’unica consolazione è per Lorenzo, che è ormai matematicamente sicuro di essere il pilota che ha conquistato il maggior numero di punti in una stagione, 383 nel 2010.

Valentino Rossi e Jorge LorenzoDa questo confronto fra i Magnifici Quattro, Pedrosa mostra coi numeri la sua costanza di rendimento, pur essendo il meno vittorioso - anche nel confronto con Lorenzo che ha debuttato in MotoGP nel 2008 - pareggia con Rossi per numero di pole e podi conquistati. Da parte sua, invece, Valentino sconta la disastrosa stagione con la Ducati: se a fine 2010 le vittorie che lo separavano da Casey erano solo 2 adesso sono 10, se lo sopravanzava per numero di podi adesso lo insegue a -8, stessa cosa per il numero di punti conquistati.

Dei quattro piloti presi in esame solo due hanno cambiato moto, Rossi e Stoner in questa stagione con risultati opposti. Se l’australiano sulla Honda sta facendo meglio dell'anno di grazia 2007, l’italiano sulla Ducati sta registrando il suo primato negativo, con nessuna vittoria e pole position all’attivo e un solo podio. Per Jorge, guardando i numeri, quest’anno è molto simile al 2009, quando arrivò secondo in campionato dietro a Valentino, ma il numero di punti conquistato è maggiore, segno di una maggiore maturità che l’ha portato a sbagliare meno in quelle gare in cui non ha potuto lottare per la vittoria. I risultati di Pedrosa confermano invece la competitività della Honda: in un anno segnato da un grave infortunio ha già vinto più che nel 2007, 2008 e 2009 e ha eguagliato il numero di podi della scorsa stagione.

Le ultime tra gare diranno qual è il limite di Stoner che a Valencia scenderà per l’ultima volta dall’800 con la conferma di essere il migliore interprete di questa categoria. Adesso lo aspetta Philipp Island, dove potrebbe laurearsi campione del mondo proprio il giorno del suo compleanno. Di seguito un breve schema delle condizioni perché ciò accada:

- Stoner 1° e Lorenzo 4° o peggio

- Stoner 2° e Lorenzo 6° o peggio

- Stoner 3° e Lorenzo 10° o peggio

- Stoner 4° e Lorenzo 13° o peggio

- Stoner 5° e Lorenzo 15° o peggio

- Stoner 6° e Lorenzo non a punti

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