Hayden: "Il problema non è il carbonio"

Per l'americano, il potenziale della GP 11.1 ha già raggiunto il limite

Hayden: "Il problema non è il carbonio"

Il 2011 è stato senza dubbio un anno da dimenticare per la Ducati in MotoGP. La rossa di Borgo Panigale veniva da una stagione in salita, marcata anche dalla partenza anticipatamente annunciata di Casey Stoner, l’unico pilota che l’aveva portata sul tetto del mondo. Tuttavia, la Ducati aveva chiuso in crescendo, vincendo con Stoner ad Aragon, Motegi, e Phillip Island.


Una ritrovata confidenza negli assetti, unita all’arrivo in squadra di Valentino Rossi e del suo pluri-decorato staff tecnico, lasciava sperare in un rapido ritorno al vertice. Invece, fin dai primi test di Valencia, Rossi e la Rossa si sono piazzati a circa un secondo di media dalla vetta. In principio, si poteva incolpare la spalla di Rossi. Ma dopo l’operazione e il successivo recupero, divenne chiaro che la concorrenza avesse fatto progressi più significativi e che ci fossero altri problemi da risolvere.


Da qui l’inizio di un lungo calvario fatto di continui aggiustamenti di regolazioni, aggiornamenti elettronici, nuovi componenti di alluminio o carbonio, tutti accomunati dall’identico risultato: il fallimento. Nonostante sprazzi di luce in alcune sessioni di prova, le Ducati ufficiali hanno quasi sempre concluso la gara dietro alle Honda e le Yamaha ufficiali. Unica eccezione: i podi di Rossi a Le Mans e Hayden a Jerez, entrambi raggiunti in condizioni tutto sommato anomale.


Inoltre, dopo vari test su un prototipo 1000cc in continua evoluzione, il 2012 rimane un’incognita. L’unica certezza è che sia necessario un cambiamento radicale.


A conferma di ciò, le recenti dichiarazioni di Nicky Hayden a Motorcycle USA riguardo la Gp 11.1: “Sembra che questa moto abbia raggiunto il limite del proprio potenziale – ha detto dopo solo 3 corse in sella all’evoluzione – Stiamo ovviamente provando qualche cosa e sappiamo di dover fare un cambiamento significativo perché siamo molto lontani dagli altri.


I risultati di Kentucky Kid in sella alla Gp 11.1 – un 14º, due 7º, e un ritiro – sembrano corroborare tale analisi. La maggior parte delle speranze attualmente si basano sul telaio in alluminio fortemente voluto da Valentino Rossi. Tuttavia, Hayden non essere dello stesso parere. “Hanno provato l’alluminio, ma non penso che sia un problema di materiali, quanto di rigidità e flessibilità. Il carbonio si può ammorbidire o irrigidire, quindi non penso sia questo il problema. Io stesso ho provato molti forcelloni sia in alluminio che in fibra di carbonio, e in entrambi i casi è possibile farli rispondere come si vuole”.


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