Motegi: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Il festival dell'errore: a vincere è Pedrosa, a cercare di perdere tutti gli altri

Nessuno voleva andare in Giappone, tutti ci sono andati, a parte Claudio Corti che ha fatto seguire i fatti alle parole. L’obiettivo era restarci il meno possibile e in MotoGP in tanti hanno finito la gara prima dei 24 giri previsti. Il più rapido è stato Rossi, mentre Dovizioso e Simoncelli non sono neanche riusciti ad aspettare la luce verde alla partenza. Ad andare via da Motegi soddisfatti sono Iannone, che vince, e Marquez, che si prende la testa del Campionato in Moto2. Fra due settimane si ritrovano a Phillip Island, con un nuovo guardaroba.

IL BELLO – La vittoria di Iannone all’alba della domenica è stata meglio di un cappuccino con croissant appena sfornato. Nessun pilota è imbattibile, nemmeno Marquez, e Andrea l’ha dimostrato facendo una gara sempre all’attacco. Il caffè ci è andato di traverso quando la sua Suter si è spenta, ma gli dei del motociclismo non hanno infierito. Peccato per la parte centrale di stagione, dove a guidare la moto numero 29 sembrava esserci qualcun altro.

IL BRUTTO – Va bene guardare quello che fa il proprio rivale, basta non fare lo stesso errore. In una gara dove Stoner passeggia nella via di fuga e Lorenzo è in affanno, ci vuole un po’ di impegno per non salire sul podio. Il Dovi si muove prima del via e il Sic lo copia, siamo in Giappone, ma era meglio scegliere il sake sul podio che l’harakiri in partenza.

IL CATTIVO – Il GP di Motegi si è fatto e dopo le tante critiche i piloti sembravano anche essere felici di esserci. Nemmeno fossero in trasferta ai Caraibi. Tribune non esattamente piene in ogni ordine di posto, ma lì i problemi sono ben altri che non quello di andare a vedere una gara. Dal punto di vista della solidarietà, è stato consegnato un assegno di 104.882 euro, da dividersi fra due Prefetture. Se si fosse fatta una colletta tra piloti e addetti ai lavori per non andarci, si raccimolava qualche soldo in più.

la caduta di Valentino Rossi nel GP di MotegiLA DELUSIONE – Stavamo per crederci, un miglioramento costante in tutti i turni di prove, il quarto posto nel warm up, poi la doccia fredda di una gara finita alla seconda curva. Vale infila un corridoio e si trova davanti una strada senza uscita, rotola nella ghiaia e si porta dietro Spies, appena ripresosi dai problemi allo stomaco. Fa anche confusione sui compagni di squadra passanti e presenti: “Lorenzo è andato leggermente sull’erba”, ma quello ad avere sbagliato l'uscita dalla prima curva è stato Hayden.

LA SORPRESA – I primi due punti li aveva raccolti ad Aragon e a Motegi Alessandro Tonucci ha fatto il colpaccio. Bene in prova e decimo al traguardo, il miglior risultato per il Team Italia che fino a Brno era rimasto a secco.

Altra nota per la 125: Zarco finalmente ce l’ha fatta, niente photofinish sfortunati, squalifiche o tattiche di gara discutibili. Prima vittoria per il francesino e maledizione dell’eterno secondo sfatata.

L'ERRORE – Una sola pagina non basterebbe, ci vorrebbe un’appendice formato Treccani. Degli italiani abbiamo già detto, in ordine sparso (nelle vie di fuga): Stoner rimbalza sull’asfalto e va dritto, Hayden copia la sua tattica di gara, Crutchlow parte prima, Bautista rotola, Cudlin fa assaggiare l’asfalto alla sua Ducati, Elias non vuole rovinare la sua classifica e fa altrettanto, Barbera si rompe una clavicola. I due collaudatori Akiyoshi e Itoh ringraziano, di questi tempi in MotoGP basta restare in piedi per sentirsi campioni.

LA CONFERMA – Una Honda come quella di questa stagione non si vedeva da anni, ha quattro piloti ufficiali, ne saltano tre e vince comunque. Non basta Motegi, pista indigesta da quando ci sono le 800, per rovinare l’abbuffata. Lorenzo è l’unico a resistere senza le ali sul serbatoio, ma fa quello che può.

IL SORPASSO – Ci appassiona il duello Dovizioso – Simoncelli che dura da tutta la stagione e diciamo quello di Marco sul forlivese a pochi giri dalla fine. Ma è poca cosa, le emozioni in MotoGP non le regalano i sorpassi ma gli errori, ci si deve accontentare.

LA CURIOSITA' – Con la vittoria di Pedrosa la Spagna ha raggiunto i 400 gran premi vinti nel motomondiale. Itoh invece, coi suoi 44 anni, è il più vecchio pilota ad avere corso una gara in MotoGP.

IO L'AVEVO DETTO – La scienza non è un opinione, se gli esperti dicono che a Motegi non c’è alcun rischio tutti i piloti ci credono. Solo a parole. Lorenzo si doccia con l’Evian, Stoner salta la conferenza stampa di apertura pur di arrivare il più tardi possibile e più o meno tutti butteranno nel cestino dell’aeroporto vestiti, scarpe e valigie. Nudi alla meta.


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