Checa: "Sono più forte di testa"

Lo spagnolo elogia il pubblico motociclistico che rispetta il pilota al di là della nazionalità


Non si sottrae a nessuna richiesta: che venga dal team, dalla stampa, dai fotografi oppure semplicemente dai tifosi, Carlos Checa è sempre disponibile a soddisfare ogni domanda, foto, autografo.

Forse è questo che ha conquistato dello spagnolo che ha unito (quasi) tutto il paddock della Superbike. Tra i piloti la frase più ricorrente era: "se non vinco io, sono contento che lo faccia Carlos".

"Lo scorso anno venivo dal team Ten Kate - ha detto Carlos - e sono arrivato da Genesio (Bevilacqua, il proprietario del team Althea) che non sapevo cosa potesse accadere anche perché salivo per la prima volta su una bicilindrica. Oggi mi trovo a festeggiare una fantastica stagione nella quale abbiamo migliorato sempre di gara in gara".

Quale può essere definito il tuo segreto vincente?

"Ora sono consapevole di cosa posso fare, ma è necessario un mix strettissimo tra pilota, moto e team. Ed io ho trovato una squadra speciale che mi ha aiutato in questa vittoria. Sono più forte che in passato e più preparato tecnicamente ma è la mentalità l'arma vincente. Bisogna capire che non è necessario andare sempre e solo forte, occorre superare le difficoltà e soprattutto analizzare e superare gli errori. Dopo l'incidente del 1998 ho lavorato molto uno psicologo dello sport ed ho ottenuto dei buoni risultati".

Ci sono stati momenti difficili in questa stagione?

"Sì, momenti non facili come ad Aragon dove ho perso tutto il vantaggio, oppure a Brno o a Monza. Ma ci siamo concentrati e siamo riusciti a superarli"

Checa con il TrofeoE quelli belli?

"Imola per me rappresenta un momento indimenticabile. Il calore del pubblico che era vicino alla Ducati ed a me, uno spagnolo. In un campionato nel quale correvo contro Melandri e Biaggi, il pubblico italiano mi ha festeggiato e io lo voglio ringraziare. Il comportamento della gente di Imola la dice lunga su questo sport dove il pubblico apprezza lo spirito, le belle gare, il pilota senza pensare alla nazionalità".

E in Spagna ti seguono?

"C'è un grande entusiasmo per questa vittoria e questo campionato. Voglio lavorare per me, per il mio team ed anche per il campionato per farlo diventare più popolare in Spagna, dove ha un grande potenziale. Vedremo come fare per superare il problema della esclusiva televisiva che impedisce di cedere i diritti ad altre emittenti ma credo che ci riusciremo".

I tuoi programmi?

"Nel mio paese natale hanno preparato per domani una grande festa e ci divertiremo!"

E più a... lungo termine?

"Voglio continuare con Ducati e con questo team. Non ho ancora firmato per vari motivi ma spero di poterlo fare presto"

L'anno prossimo gli avversari saranno più agguerriti

"Bene, più è dura e più ci divertiremo. Noi possiamo migliorare di ciclistica e partiamo più forti perché quest'anno abbiamo fatto un grosso lavoro come si è visto su piste dove ci davano per perdenti".

Metterai il numero 1?

"Non so se userò il numero 1, il team lo vorrebbe, a me piace ma sono troppo affezionato al sette. Cercheremo di trovare un compromesso grafico"

Articoli che potrebbero interessarti