Il grande sconfitto del Gran premio di Motegi è sul secondo gradino del podio, guarda con invidia Pedrosa che festeggia la vittoria e con preoccupazione Stoner. I quattro punti recuperati all’australiano contano poco, ne rimangano ancora 40 e le gare al termine sono solo più tre. In una giornata in cui Casey e Dovizioso si sono autoeliminati quando guidavano la gara, Jorge non è riuscito ad approfittare della situazione a suo favore. Dani è scappato indisturbato verso la vittoria e il pilota della Yamaha non ha potuto fare altro che guardarlo allontanarsi. In una giornata storta, invece, l’australiano è riuscito a limitare i danni, rimontando posizioni su posizioni e con l’aiuto della fortuna che ha messo fuori gioco quei piloti che potevano mettersi tra lui e il podio.
"Tutto il fine settimana era andato bene – dice Casey Stoner - Ho fatto una buona partenza e nei primi giri tutto stava funzionando bene e sono riuscito a creare un po’ di margine. Andrea stava guidando molto bene ma montava le gomme morbide, io le dure, ed avevo un buon passo. Poi allo scollinamento del rettilineo la moto ha preso una grande "imbarcata", ho preso un grosso avvallamento e quando la ruota davanti ha toccato l’asfalto ho rischiato di perdere la presa sul manubrio. Sono riuscito a controllare la moto e ho cercato di attaccarmi ai freni, ma non c’è stata nessuna risposta, ho tirato la leva una seconda volta e sono stato sbalzato in avanti, sono stato fortunato a rimanere in piedi. Questo dritto mi è costato la gara, sono deluso perché avevo la moto per vincere. Comunque sono stato in grado di rimontare e salire sul podio in una gara caratterizzata da diverse cadute e errori. Non vedo l’ora di correre a Phillip Island e vedere quello che riusciremo a fare là. Devo difendere la prima posizione in Campionato, ma voglio anche vincere le gare, per questo oggi sono deluso”.
Il suo più diretto inseguitore non riesce invece a spiegarsi completamente il perché di una vittoria mancata. Dalle qualifiche la sua M1 aveva incominciato a funzionare bene, ma in gara non c’è stato nulla da fare contro un Pedrosa in stato di grazia. “Non mi aspettavo una gara così strana, con Stoner che è andato dritto e Dovizioso penalizzato da un ride through – dichiara Jorge Lorenzo - Ho pensato di potere lottare con Pedrosa ma lui andava sempre più forte, credo che oggi fosse particolarmente in forma e ha guidato a un livello molto alto. E’ stato lui a decidere la gara e io non sono riuscito a stargli dietro. Vincere il campionato adesso è quasi impossibile, ma abbiamo ancora qualche piccola chance. Devo comunque ringraziare la mia squadra che ha lavorato per tutto il fine settimana e mi ha messo a disposizione una moto molto competitiva”.
Di tutt’altro umore il fantino della Honda, tornato sul gradino più alto del podio dopo quattro gare. A parte le libere del venerdì, Dani non è mai sembrato così veloce come i due compagni di squadra e il connazionale della Yamaha. La gara ha ribaltato ogni previsione. “Sono molto contento di questa vittoria – esordisce Dani Pedrosa - Sono soddisfatto per il team che ha fatto un ottimo lavoro, per HRC perché questa è la prima vittoria a Motegi con il Repsol Team e per me stesso perché mi mancava la vittoria in MotoGP qui dopo averlo fatto in 125 e 250. E’ stata una strana gara soprattutto all’inizio. Nei primi giri Stoner e Dovi andavano fortissimo e avevano creato anche un certo distacco. Poi Casey ha avuto un problema ed Andrea ha dovuto fare il ride through per partenza anticipata. Mi sono trovato solo in testa con Lorenzo dietro, mi sono concentrato e ho spinto ogni giro per aumentare il distacco. Sono contento perché su questo circuito ho avuto risultati e fortune alterne e anche qualche brutto incidente, è fantastico tornare un anno dopo e vincere in MotoGP”.