Rossi: ho Sic e Spies nel mirino

Vale è soddisfatto del lavoro sulla GP11.1: "ho un buon passo e la mia guida è più naturale"

Valentino non lo dice, bisogna leggere tra le righe, ma i primi due giorni del Gran Premio del Giappone gli hanno restituito, almeno in parte, quella speranza che stava scivolando lentamente via. Il risultato nelle qualifiche lo ripaga finalmente del lavoro svolto nei turni di prove, caratterizzati da miglioramenti costanti. Scacciata, finalmente, ogni illusione di cambiare faccia alla Ducati in un’unica mossa, pilota e tecnici si sono concentrati su una sola direzione, procedendo per piccoli passi. E quello che Rossi aveva anticipato si è avverato, un lento ma costante miglioramento, sia dei tempi che delle sue sensazioni.

Inutile puntare al colpaccio che non arriva mai, meglio prefiggersi obiettivi reali e cercare di raccogliere il frutto dei tanti sforzi, senza dovere ricominciare da capo ad gni turno. “Oggi è stata una giornata abbastanza buona – commenta il Dottore - abbiamo avuti due buoni turni di prove, siamo sempre stati in buone posizioni. Purtroppo Simoncelli mi ha soffiato la seconda fila, che era il nostro obiettivo”.

I piedi sono ben piantati a terra, ma Motegi potrebbe rientrare nel gruppo della buone gare della stagione, in compagnia di Barcellona, Laguna Seca e Brno. “Diciamo che possiamo considerarci abbastanza soddisfatti – continua Vale -  anche se comunque si tratta di un settimo posto, una posizione che non può esaltarci. Però sono riuscito a guidare un pochino meglio la moto, turno dopo turno, e anche questa mattina abbiamo migliorato il setup in un modo che mi ha permesso, in qualifica, di essere più veloce. Quello che non mi soddisfa ancora è la distanza dai primi, hanno fatto dei tempi veramente veloci e il distacco è elevato”. Un secondo e due decimi esatti è il ritado che paga dalla pole di Stoner.

La via seguita anche oggi è stata quella di lavorare sulla distribuzione dei pesi, per cercare di adattare la Desmosedici allo stile di guida del nove volte campione del mondo. “Qui a Motegi – spiega - rispetto alle gare precedenti, abbiamo modificato il bilanciamento dei pesi e adesso riesco a guidare in maniera più naturale, anche se ancora non come vorrei. Inoltre ci siamo ulteriormente chiariti le idee su quale sia la posizione migliore e adesso possiamo cercarla anche in altri modi”.  In più, la famigerata “coperta corta” per cui migliorando l’anteriore peggiorava il posteriore e viceversa, sembra essersi finalmente allungata. “Abbiamo trovato anche più trazione - conferma Rossi - e riesco ad aprire il gas prima. Il nostro obiettivo era arrivare a girare in 1’46.5 e ci siamo riusciti, direi che abbiamo lavorato bene”.

Ci sono tutti gli elementi per sperare in una buona gara, i primi quattro sono imprendibili, ma Spies e Simoncelli sono alla portata della Rossa numero 46. “Con le gomme morbide siamo riusciti a migliorare il nostro tempo - dice - ma non così tanto come gli altri, il nostro passo con pneumatici da gara invece non è male. Non siamo lontani da Marco e Ben e penso di riuscire a tenere un ritmo intorno all’1’47, e magari potrò migliorare di qualche decimo. Domani comunque non faremo dei grossi cambiamenti, solo alcune piccole cose. Speriamo di fare una buona partenza e poi vedremo. Confido nel meteo, preferisco una gara asciutta”.

Dall’altra parte del box invece c’è un po’ di rammarico, dopo le buone prestazioni di ieri Hayden non è riuscito a migliorare quanto si aspettava. Il suo tempo è stato di meno di tre decimi più lento di quello del compagno di squadra e domani partirà dalla decima casella.

Non siamo riusciti a continuare sulla buona strada che avevamo iniziato ieri – ammette Nicky - anche se, tutto sommato, come tempi non siamo molto lontani dal secondo gruppo. Oggi l’asfalto era più freddo, l’aderenza minore, e la gomma al massimo della piega tendeva a scivolare troppo. Inoltre si innescava un po’ di chattering, che ieri non è mai comparso. Siamo migliorati rispetto a ieri, ma non come avremmo dovuto. Non abbiamo cambiato molto sulla moto, cercando di semplificare il lavoro e non possiamo essere soddisfatti di una decima posizione. Domani la gara sarà impegnativa ma speriamo di partire bene e fare comunque un risultato discreto”.


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