Il secondo turno di prove libere della MotoGP ha scongiurato il rischio pioggia apparso nel precedente turno della 125, dove a fine turno era apparsa la bandiera con la croce di Sant'Andrea. Il sole infatti ha scaldato il tracciato nipponico raggiungendo temperature all'asfalto di 41° centigradi.
E' sempre una Honda ufficiale la protagonista di questo turno di prove sul circuito di casa, ma questa volta si tratta di quella dello spagnolo Dani Pedrosa, che ha fermato il crono in 1'46"790.
Pedrosa ha dato al compagno di squadra Casey Stoner 54 millesimi di distacco; non sono moltio ma sicuramente sufficienti ad aggiungere un po' di pepe all'interno dei box.
Nemmeno a dirlo, un'altra Honda ufficiale è la terza protagonista di questo turno: Andrea Dovizioso ha infatti chiuso con un distacco di 182 millesimi, e ancora una Honda, quella di Marco Simoncelli, va a chiudere il quartetto delle top four con un ritardo di quattro decimi.
In difficoltà Jorge Lorenzo. Lo spagnolo in sella alla sua Yamaha M1 ha chiuso in una deludente 5a posizione e con un ritardo di 520 millesimi. Se non altro la sua è la prima fra le Yamaha.
Seguono Hayden (migliore Ducati) e Aoyama.
Ottavo Rossi, in ritardo da Pedrosa di 1"185.
Da evidenziare che Ben Spies (14°) ha fatto solo 5 giri dopo i quali si è recato al centro medico; l'influenza, che non gli ha dato tregua negli ultimi giorni, si è acutizzata con l'intossicazione alimentare contratta prima id partire per il Giappone.
Sono 'ben' 19 le MotoGP in pista a Motegi, grazie all'apporto di Honda che ha schierato i suoi due collaudatori, Akyoshi e Ito. La coppia, che pensava di piazzarsi regolarmente negli ultimi due posti, ringrazia invece il rookie Damian Cudlin che senza difficoltà ha indossato la maglia nera fermandosi a 4"559 dal miglior tempo di Pedrosa.