Valentino l’aveva già anticipato ad Aragon, il problema che affligge la Desmosedici e gli impedisce di guidare come vorrebbe non è solo nel telaio. Un primo indizio era venuto dalle velocità massime registrate quest’anno sulla Ducati, inferiori a quelle si Stoner nella scorsa stagione. Un altro da una prova empirica, il confronto tra le immagini del Dottore in sella alla M1 e alla GP11.1, che rivelano una posizione in sella completamente diversa.
Rossi l’aveva prima paventata come un'ipotesi “forse la Desmosedici come posizione di guida si adatta meglio a un pilota piccolo come lui piuttosto che a uno alto come me” ma questa sua sensazione si sta tramutando in una certezza. L’ha rivelato oggi a MCN: “abbiamo provato a lavorare sulla distribuzione dei pesi e in special modo sulla mia posizione in sella. È il lavoro più importante che abbiamo fatto a Jerez perché pensiamo sia il più grande problema di questa moto. Vorrei stare più avanti, non mi piace la mia posizione in sella ed è da tanto che lo dico a Filippo Preziosi”.
La distribuzione dei pesi sulla Ducati è un argomento che Rossi ha più volte sollevato in questi mesi ed è stata sempre al centro del lavoro nei box, a prescindere dalle evoluzioni ciclistiche portate in gara. Vale si lamenta di non riuscire a caricare come vorrebbe l’anteriore, con la conseguenza che il pneumatico non riesce ad entrare in temperatura e lavorare come dovrebbe. Un limite a un radicale cambiamento nella ripartizione dei pesi potrebbe essere dovuto anche alla caratteristica fondamentale della Desmosedici, il motore portante. Il propulsore può infatti essere spostato nel telaio entro certi limiti poiché è un elemento stressato della ciclistica. Per una rivoluzione nella distribuzione dei pesi, bisogna quindi progettare un nuovo telaio a cui il motore è ancorato.
Le parole di Rossi confermano questa impressione: “abbiamo bisogno di tempo per costruire un nuovo pezzo, spero che arrivi il prima possibile e poi dovremo capire se farà la differenza. Non so se cambierà qualcosa se sarà in carbonio o in alluminio, quello che per me è importante è la distribuzione dei pesi e dei componenti sulla moto. Abbiamo iniziato a lavorarci a Jerez ma ci vuole tempo e dobbiamo realizzare delle nuove parti”.