Il Motorland di Aragon consegna un'altra vittoria a Casey Stoner.
Una vittoria nello stile dell'australiano, cioè in versione "io ballo da solo": pole position, fuga in solitaria e podio.
Otto vittorie otto in questa stagione, come otto sono i secondi che l'australiano ha rifilato al suo compagno di squadra Dani Pedrosa, velocissimo, ma secondo.
E' stato più veloce del vento che soffiava forte sul tracciato da questa mattina, un missile terra-terra puntato spietatamente sul primo gradino del podio, e l'ha centrato, con precisione chirurgica, regalando alla Honda la 100a vittoria in MotoGP.
Una curiosità: il tempo finale di Stoner quest'anno è stato 42'17"427, il tempo finale 2010 con la Ducati 42'16"530: quest'anno ci ha messo più tempo!
"Sono contento - ha detto l'australiano - perché nelle ultime gare ho sempre una moto perfetta, che va benissimo. Le condizioni sono cambiate un po' rispetto alle altre giornate ma alla fine l'abbaimo risolta. Non ho fatto una gran partenza, sono rimasto un po' indietro ma ho recuperato subito. Non è stata una gara comoda, Dani mi ha messo sotto pressione parecchio ma questo week end è andato tutto bene, e quando sai che stai bene e hai l amoto a posto affronti la gara con molta più calma. "
Un'espressione di serena ma pacata rassegnazione è quella che monta sul viso Dani Pedrosa, secondo.
"Casey andava più forte specialmente al T1 - ha detto lo spagnolo - ho provato a stargli dietro a inizio gara, poi le gomme non tenevano più e ho guidato sempre di traverso. E' stato anche divertente ma peccato non aver potuto fare nulla di meglio".
In terza posizione è arrivato Jorge Lorenzo, che ha la parola 'guerriero' anche nel cognome.
Il pilota Yamaha (partito 4° in griglia), in serie difficoltà in tutto il fine settimana, è riuscito ancora una volta a portare a casa la sua personale vittoria, cioè quella di salire comunque sul podio, nonostante tutto. E' arrivato a 14 secondi da Stoner, che non sono pochi, ma alla fine della stagione ciò che conta sono i punti e non le gesta.
Ora nella classifica del mondo Stoner è salito a 284 punti, Lorenzo è a 240.
Marco Simoncelli, febbricitante, ha chiuso la gara in quarta posizione.
"Sapevo dopo le prove che avrei potuto lottare per il 3° o 4° posto e sono andato molto forte - ha detto Marco - Credevo si riuscire a fare 3° infatti sono andato a prendere spies, ma dopo il 10° giro le gomme hanno cominciato a non tenere più e ho fatto un dritto. Penso che anche senza il dritto non sarei riuscito ad andare a podio. La consolazione è che sono riuscito a passare Spies. Per i consumi siamo dovuti partire un po' smagriti e questo un po' ci ha penalizzato, ,ma poi l'autosmagrimento ha funzionato bene e non ha alterato la moto".
Un po' un peccato per il texano Ben Spies che questo week end ha dato ai suoi numerosi tifosi l'illusione di un podio; Ben ha chiuso in 5a posizione dopo una bella partenza e una gran battaglia con Simoncelli e Lorenzo. Poi Bautista, Hayden, Barberà e Crutchlow.
Valentino Rossi, partito dalla pitlane per effetto della penalty dovuta all'utilizzo del 7° motore, ha concluso il GP in 10a posizione, a 40 secondi da Stoner. Ad un certo punto è stato anche 9°, prima che Cal Crutchlow lo ripassasse in esterno.
"A 8 giri dalla fine ho deciso di calare con i tempi perché la gomma non esisteva più. Succedono delle cose strane, vado più piano di Hayden nel rettilineo, stiamo cercando di fare pezzi nuovi. Non c'è tanta confusione: tutto quello che proviamo non va - scherza Valentino - Abbiamo iniziato a tentare a risolvere lsulle cose più facili da risolvere, quelle sulle quali ci si impiega meno tempo. Stiamo lavorando anche sulla posizione di guida che secondo me non è giusta".
Dietro di lui solo Aoyama, De Puniet e Edwards.
La gara (23 giri). Partenza in impennata di Ben Spies che si porta in vantaggio alla prima curva con un passaggio in esterno su Stoner e Pedrosa. Al primo giro Karel Abraham è vittima di un brutto highside che coivolge anche Dovizioso e De Puniet. De Puniet proseguirà dopo una divagazione sull'erba sintetica, mentre Dovizioso scivolerà nel giro successivo.
“La gomma davanti non ha retto - ha detto Dovizioso mesto mesto - e mi si è chiusa. Mi spiace tantissimo per il campionato, il podio era il nostro obiettivo ed era importante. Questa è una vera mazzata. Questa mattina non andavo perché ero l'unico a girare con le gomme usate"
A seguito di un lungo di Speis, Stoner e Pedrosa se ne approfittano e si portano davanti. Dietro Lorenzo. Simoncelli Hayden e Barberà; Valentino Rossi partito dalla pitlane e, con fuori Abraham, De Puniet e Dovizioso è già 14°.
Al 5° giro transitano dalle fotocellule Stoner, Pedrosa, Spies, Simoncelli, Lorenzo, Hayden, Barbera, Bautista ed Elias. Rossi nel frattempo ha passato anche Capirossi Edwards e Aoyama è 11°.
Al 9° giro Stoner viaggia regolarmente sul '49,6 e ha un vantaggio di 2”630 sul compagno di squadra Pedrosa, secondo. Simoncelli (partito 6°), è terzo, ma commette un errore e va fuori pista. Quando rientra si ritrova 5° dietro alle Yamaha Spies e Lorenzo (3° e 4°). La scalata di Rossi continua: la sua Ducati è ora in 9a posizione.
Al 13° giro Jorge Lorenzo passa Spies e si porta in terza posizione. Il maiorchino fa segno al compagno di squadra (più lento) di non ostacolarlo.
Al 15° giro Lorenzo, che come di consueto con metà serbatoio ha una marcia in più allunga e distacca di 5 secondi il compagno di squadra. Spies nel frattempo viene passato dalla Honda di Simoncelli, che va in 4a posizione. Nelle retrofile Capirossi colpisce in staccata Elias che lo precede e per entrambi la gara finisce qui.
Al 18° giro Crutchlow passa in esterno Rossi, che scivola in 10a posizione
Le gomme: al posteriore tutti in pista con la più dura; all'anteriore tutti con la dura tranne Edwards, Capirossi, Bautista e Aoyama che hanno montato la morbida.
Scivolati: Abraham al 1° giro (per lui una TAC che nelle prossime ore chiarirà l'entità dle danno fisico); Dovizioso al terzo giro; Toni Elias colpito da Loris Capirossi alla curva 14 al 16° giro. Per Capirex, nuova lussazione alla spalla destra, trauma cranico e al gomito destro; la sua presenza al GP di Motegi è quindi in dubbio.