Rossi: "domani partirò dai box"

Punzonerà il 7° motore della stagione: "è importante avere due moto uguali per il futuro"


Questa volta il 13° tempo in griglia potrebbe essere l’ultimo dei problemi se Valentino, come ha dichiarato dopo le qualifiche, punzonerà il settimo motore della stagione e domani partirà dalla corsia box. Partire dieci secondi dopo lo spegnimento del semaforo rosso è infatti la sanzione prevista per chi è costretto a usare un propulsore in più oltre ai sei previsti dal regolamento.

Non c’entra l’affidabilità dei motori della Casa di Borgo Panigale, ma i diversi telai usati quest’anno. “Il nostro motore è parte del telaio” spiega Valentino, significa che i propulsori progettati per la Desmosedici con la ciclistica in carbonio non possono essere montati sulla nuova evoluzione, con il telaio in alluminio. Una questione d’attacchi “sul sesto motore è possibile montare il telaio in alluminio – sottolinea il Dottore - ma sul quinto no, era fatto per il precedente telaio. È un peccato perché abbiamo ancora due motori con pochi chilometri  e in una situazione normale non avremmo dovuto fare ricorso ad altre punzonature”.

Dopo il risultato delle qualifiche è stata presa la decisione, ormai quasi sicura, di anticipare i tempi e sacrificare la gara di domani. “Dopo la scivolata ho continuato le qualifiche con la moto con cui sono caduto perché sull’altra non avevamo ancora punzonato il 7° motore – dice il pilota di Tavullia -  speravamo di non farlo e di partire in seconda o terza fila. Visto il risultato delle prove credo proprio che invece lo punzoneremo e domani partiremo dai box. In questo modo avrò due moto con il nuovo telaio per le prossime gare e potrò lavorare meglio. Partire 13° o dai box non cambia tanto”.

Sia Rossi che Preziosi l’avevano dichiarato più volte che l’obiettivo in queste ultima parte di stagione è lavorare in vista del 2012 e questa scelta è la diretta conseguenza delle loro parole. “Abbiamo fatto il primo passo su una strada che giudico buona – conferma Vale – qui siamo un po’ più vicini al vertice. Anche se questa è una pista dove l’anteriore non è così importante, penso sia il motivo dei bei risultati che ha fatto qui la Ducati l’anno scorso”. Però oggi Hayden, con la Gp11.1 è stato più lento di circa due decimi rispetto al suoi tempo del 2010 e Rossi paga un secondo da Stoner sulla Desmodedici. “Casey guidava questa moto meglio, per Hayden non quale sia il motivo” ammette.

La scivolata del pomeriggio ha in parte falsato i risultati “nei primi giri con la gomma dura da gara non ero messo male – è l’analisi del ducatista - il mio passo non è niente di speciale, ma non è lontano dagli altri piloti di centro gruppo. Poi purtroppo sono scivolato e quelle caduta ci ha rovinato i piani, non mi merito di essere 13°, il nostro potenziale era un pochino più alto. Con l’ultima gomma morbida ho fatto un lungo, ho provato a fare un altro giro ma scivolava troppo”.

Per domani le previsioni meteo sono incerte “dovrebbe essere più freddo o addirittura piovere, ma anche in caso di pioggia userò il telaio l’alluminio, non credo che la Ducati vada bene sul bagnato per il carbonio”. Un’altra incognita è quella delle gomme “sono un po’ troppo morbide, ce ne eravamo già accorti l’anno scorso – ricorda Rossi -  Io, insieme al mio vecchio team, e ad altri piloti avevamo chiesto alla Bridgestone di avere gomme più dure, ma non le hanno portate, quindi correremo con quello che abbiamo”.

Sembra proprio che i piloti non li ascolti più nessuno e, come ha dimostrato il caso Giappone, un po’ di colpa è anche loro, incapaci di unirsi per una causa comune. “Il motivo più importante per cui ho deciso di andare a Motegi – dichiara Valentino – è che tutti i test fatti sono risultati negativi, se fossimo riusciti a trovare almeno uno che avesse detto il contrario probabilmente saremmo riusciti a non andare. In teoria il rischio è solo se ci sono altri terremoti. Inoltre, purtroppo, per varie ragioni non siamo stati uniti come piloti, la nostra decisione poteva fare la differenza. Ma gli altri hanno messo tutto in mano ai piloti della MotoGP e  adesso, anche controvoglia, ci tocca andare”.

In una stagione dove i guai e gli imprevisti sono diventati la normalità, Rossi riesce ancora a divertirsi in pista, anche se sulle quattro ruote. Negli scorsi giorni ha accettato l’invito della Mercedes di provare la SLS che gareggia nel campionato FIA GT3. “Sono stato contento di farlo – commenta l’esperienza al volante - e in futuro mi piacerebbe fare qualche gara in macchina. Non so con il calendario come siamo messi, ma penso che da qui alla fine dell’anno non ci sia tempo. Quest’anno parteciperò sicuramente al Rally di Monza, ma lascio le porte aperte per il futuro, sono auto molto divertenti da guidare”.

Forse più della Desmosedici, come ha raccontato ironicamente sul suo casco al Mugello.

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