Puig: per Dani un anno rovinato

Il manager analizza la stagione di Pedrosa: "colpa dell'incidente con Simoncelli"


Il grande sconfitto di questo campionato del mondo ha il volto di Dani Pedrosa, il pilota della Honda a inizio stagione sembrava finalmente pronto a lottare per quel titolo in MotoGP che gli è sempre sfuggito. La sua RC212V aveva fatto il passo in avanti decisivo, candidandosi a moto migliore del lotto, e il pilota spagnolo si è presentato al via del Mondiale carico come non mai.

Sono stati due compagni di marca a cambiare il volto alla sua stagione. Prima Casey Stoner ha fatto valere la sua velocità dimostrando di volere essere la prima guida nel box Repsol, poi il contatto con Simoncelli a Le Mans e il conseguente infortunio alla clavicola ha costretto Dani a saltare tre Gran Premi.

Ad analizzare la stagione del fantino di Sabadell è il suo manager e mentore Alberto Puig, in un’intervista al sito spagnolo Sport.es. L’ex pilota della 500 è sicuro “questa era la stagione di Dani. È partito concentrato, anche se aveva ancora dei problemi alla clavicola è salito sul podio nelle prime due gare e ha vinto all’Estoril”. Non esita a definire la collisione con Simoncelli “un disastro. Ho già detto come la penso sul suo stile di guida. Dovremmo chiedergli se finalmente ha imparato la lezione”.

Puig, all’indomani dell’incidente, definì il pilota italiano un “ignorante assoluto” e difende ancora la decisione del suo protetto di non accettare le scuse da parte di Marco. “Non puoi risolvere tutto con una stretta di mano davanti alle telecamere – dice – dopo avergli spaccato una clavicola e distrutto le sue aspirazioni”.

È questo l’unico rammarico della stagione, “l’arrivo di Stoner non ha cambiato nulla per noi, è un pilota molto veloce, prima vinceva con la Ducati e ora con la Honda”. Quella stessa Honda di cui Pedrosa rivendica la paternità “è una moto su cui Dani e tutto il suo team hanno lavorato molto – conferma il manager spagnolo – Gli ingegneri hanno seguito le sue indicazioni per realizzare l’attuale RC212V”.

Il pilota di Barcellona ha detto a chiare lettere che gli scoccia vedere qualcun altro raccogliere i frutti del suo lavoro. A cinque gare dalla fine del Campionato, il gioco di squadra non sembra essere il suo principale obiettivo. “Honda di solito non dà ordini di scuderia, non è nel suo stile – spiega Puig - In primo luogo penso non serva, Stoner dovrebbe essere in grado di gestire il proprio vantaggio, e in secondo luogo non vedo la Honda chiedere a un pilota vincente come Dani di rallentare. Se poi sarà questo il caso, lo prenderemo in esame”.

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