Rossi: ho scelto il telaio in alluminio

Vale promuove la nuova evoluzione: "domani mi concentrerò su quella"


Se non è la pioggia è la mancanza di corrente elettrica, la sorte riserva sempre qualche sorpresa agli uomini della Ducati, soprattutto quandoportano in pista una grossa novità e il tempo vale più dell’oro. Ad Assen erano state le condizioni atmosferiche a rallentare il lavoro sulla debuttante GP11.1, oggi pomeriggio un inatteso blackout elettrico ha invece fatto cancellare il turno di prove libere del pomeriggio.

È quello che capita quando non si pagano le bollette - ha esordito Valentino con una battuta - È un po’ surreale che salti un turno perché non c’è la luce, ma è purtroppo è successo”. La Desmosedici con il nuovo telaio in alluminio è rimasta muta all’interno del box, ma comunque qualche indicazione gli uomini in rosso sono riusciti a raccoglierla nella mattinata.  “Naturalmente era importante per tutti scendere in pista, ma soprattutto per noi, avevamo da provare delle altre cose”.

Come avete impostato il lavoro nel primo turno?

Stamattina ho girato prima con la moto vecchia e poi con la nuova, le prime sensazioni sono state piuttosto positive e ho continuato ad usare quella. Il programma per questo pomeriggio era di continuare con la nuova evoluzione e non cambia per domani”.

Domani mattina avrete trenta minuti in più di prove.

Significa perdere un quarto d’ora e avere un solo turno, anche se più lungo, rende più difficile fare i lavori sulla moto. Inoltre dovrò svegliarmi prima: sono molto contento (ride)”.

Hai riscontrato delle differenze rispetto alle prove con il motore 1000 al Mugello?

Le sensazioni della nuova ciclistica con l'800 mi sembrano simili a quelle provate con la mille, qui conta di più la differenza fra le due piste che quelle fra i due motori. Il problema su questo circuito è il grip al posteriore, la moto scivola tanto, sicuramente questa mattina la pista era sporca e non avendo trazione si fa fatica a capire il limite dell'anteriore. Anche per questo era importante il turno di oggi pomeriggio, vedremo domani di provarla meglio e di cercare di andare più forte”.

I pneumatici potrebbero fare la differenza su questa pista?

Questo weekend sarà molto difficile per le gomme, soprattutto al posteriore il lato sinistro è troppo morbido e dopo qualche giro comincia a scivolare tanto. Dovremo essere bravi a riuscire a salvare la gomma e trovare un setting che la faccia consumare un po’ di meno”.

Il più veloce dei ducatisti questa mattina è stato Randy De Puniet, con la moto più vecchia.

Il mio ideal time è migliore, ma ho avuto problemi di traffico, ho fatto un piccolo errore e non sono riuscito a mettere insieme tutti i tempi buoni nei vari settori, se no potevo essere un pochino più avanti. Comunque qui ci sono tre Ducati più avanti del solito, sembra che potremo fare un pochino meglio”.

Il distacco dai primi però non è diminuito, sei preoccupato?

Il distacco rimane alto, ma soprattutto da Pedrosa, Simoncelli e Dovizioso non sono così lontani. Questa è la strada giusta secondo me”.

Ieri hai detto che al Mugello non avete fatto cambiamenti alla messa a punto sulla nuova moto rispetto a quella col telaio in carbonio. Cosa significa?

Al Mugello ho provato la messa a punto usata negli ultimi test e l’ho comparata con quella che stiamo usando adesso, che si è dimostrato più competitiva. Allora non abbiamo fatto altro che mettere il telaio in alluminio sulla moto. Sicuramente conosciamo meglio la pista toscana e le regolazioni da usare rispetto a qui, ma faremo solo piccoli aggiustamenti, sulle sospensioni per esempio, ma non più grandi modifiche, questo fino alla fine dell’anno”.

Non hai paura che i tuoi fan non capiscano il lavoro che state facendo adesso?

I miei veri tifosi sanno che sto facendo fatica perché stiamo lavorando duramente per il futuro, quelli degli altri piloti invece saranno contenti perché siamo meno competitivi. Da fuori è difficile comprendere quello che stiamo facendo, è già complicato trovare le regolazioni per ogni pista, ma noi adesso stiamo cercando di capire come costruire la moto per il futuro, è molto impegnativo”.

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