Se Stoner è stato incoronato l’altra settimana re d’America, Lorenzo nel fine settimana è stato il sovrano d’Italia, il Mugello e Misano sono suoi feudi. Stoner alza bandiera bianca, stremato e scontento, Pedrosa ne approfitta e regala a Jorge altri 4 punti, ora è a – 35 dalla vetta. Sic e Dovi infiammano i tifosi, ma il podio sfugge a entrambi. A tenere alto il tricolore c’è solo Iannone. Se il sole scalda la pista, l’ombra tossica del Giappone gela il paddock, a Motegi si va, volenti o nolenti.
IL BELLO – L’addio di Capirex è stato un momento toccante, la sua commozione, gli applausi, le strette di mano da parte degli altri piloti. Ha corso per 22 anni nel motomondiale e ha conquistato e mantenuto il rispetto di tutto il paddock. Grazie Loris, ci mancherai.
IL BRUTTO – Tre spagnoli sul gradino più alto del podio a Misano. Gli iberici fanno l’en plein e di per sé non c’è niente di male. Ma siamo in Italia, se non possiamo sentire l’inno almeno vorremmo vedere il tricolore sventolare sul podio. Ce la fa solo Iannone, meglio che niente e niente di meglio. Fischiare Lorenzo non cambia le cose, una brutta abitudine mutuata da altri sport e di cui non si sentiva la mancanza.
IL CATTIVO – Motegi mon amour. Continua la querelle, ma si passa ai ricatti. Vuoi essere in Moto3 il prossimo anno? L’iscrizione la consegni in Giappone. Problema risolto per le classi minori. Se poi ci sono dei minorenni che devono andare nessun problema, un incontro rassicurante e una bella firma sullo scarico di responsabilità da parte dei genitori. The show must go on.
LA DELUSIONE – A Indy va sul podio, in prova promette, ma in gara non mantiene. Sesto posto per Spies a Misano, quando il gioco si fa duro con Dovi e Sic all’ultimo giro, sono gli altri che restano a giocare.
LA SORPRESA – Sesto in qualifica, tredicesimo in gara. Il ceco Popov, a Misano come wild card, ha messo in riga gli altri piloti con cui corre nel CIV. Come se non bastasse ha preceduto Morciano che nel mondiale corre regolarmente, rifilandogli una ventina di secondi. Miroslav corre con licenza italiana, lo naturalizziamo volentieri.
L'ERRORE – Chiamarlo errore è un eufemismo, Zarco impazzisce a pochi metri dalla linea del traguardo, cerca di spaventare Terol, si sbraccia, esce di carena, fa tutto quello che può per perdere. L’eterno secondo colpisce ancora.
LA CONFERMA – Qualcuno aveva dei dubbi sull’idiosincrasia di Pedrosa al gioco di squadra? Dal terzo al secondo posto cambia poco, sempre sul podio e 4 punti di differnza. A tutti ma non a Stoner, poco importa a Dani, il compagno di squadra non sembra piacergli molto, soprattutto perché vince sulla sua moto. Meglio Lorenzo allora, per il titolo. Della serie: dagli amici mi guardi Dio che dagli amici mi guardo io.
IL SORPASSO – Pochi in MotoGP ma con tanti significati. Pedrosa su Stoner: una rivincita neanche troppo mascherata. Simoncelli su Rossi: l’allievo supera il maestro? Sic su Dovi: una rivalità che nasce dalla culla.
LA CURIOSITA' – Prima Lorenzo abbandona la ciclistica 2011 per quella 2010, poi a Misano torna alle regolazioni del Mugello. La tecnica è quella del gambero, ma i passi avanti ci sono eccome.
IO L'AVEVO DETTO – “Il caldo? Il jet lag da Indy? Il calendario così serrato? Nessun problema”. Così dichiarava Super Stoner. Poi a metà gara scoppia. “Non ho dormito. Dopo l’infortunio di Assen non sono riuscito ad allenarmi”. Le bugie hanno le gambe corte.