Oggi a Misano è stato presentato il primo Claiming Rules Team, la neonata categoria voluta da Dorna per rimpolpare la striminzita griglia di partenza della MotoGP. Dopo tanti proclami, ma nulla di concreto, Giovanni Cuzari, patron del team Forward, ha confermato ufficialmente l’iscrizione della sua squadra nella massima categoria per la prossima stagione.
Seduto al suo fianco Colin Edwards che, come avevamo anticipato, vestirà i colori del team italiano nella prossima stagione. Se la struttura, che attualmente corre in Moto2, c’è e il pilota pure, niente è ancora stato svelato su quale sarà la moto scelta per questa avventura. Il motore che la equipaggerà dovrebbe essere con ogni probabilità quello della R1 Yamaha mentre per il costruttore del telaio le voci, e le speranze di Edwards, portano a Tech3, che può già contare dell’esperienza in Moto2.
“Una soluzione come questa sarebbe bella– dice il texano – come restare in famiglia. Comunque le CRT saranno il futuro di questo sport e sarà fantastico usare la mia esperienza per sviluppare un progetto completamente nuovo”. Cuzari ascolta con entusiasmo le parole del suo nuovo pilota “sappiamo che all’inizio non sarà facile e che non potremo lottare per la vittoria, ma vogliamo esserci. E’ il proseguimento di un percorso iniziato l’anno scorso in MotoGP e che ci ha portato grandi soddisfazioni”.
A presenziare alla conferenza stampa c’era anche il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta, che ha voluto fortemente questa nuova categoria e su cui punta molto per il futuro. “E’ il primo passo per questa nuova formula – ha dichiarato – su cui puntiamo molto. Penso che nei prossimi anni le CRT saranno la maggior parte sullo schieramento di partenza, se non la totalità. Il futuro sarà dei team indipendenti, slegati dalle Case”.
Parlando del futuro prossimo, sono ancora molti i dubbi che avvolgono la nuova categoria, per adesso solo una moto è scesa in pista, la Suter motorizzata BMW, e nessun altro team oltre a Forward ha confermato la propria iscrizione. “Saranno sei le moto schierate dai CRT nella prossima stagione” assicura Ezpeleta, che non è preoccupato nemmeno dal fatto che nessun’altra moto non abbia ancora messo le ruote in pista. “Era successo lo stesso con la Moto2 – ricorda – poi abbiamo avuto un campionato fantastico”.
E la classe intermedia è la formula a cui guarda Ezpeleta per rilanciare la massima categoria. “Bisogna tenere conto della situazione economica – spiega – per i team non ufficiali è l’unica soluzione”. Non lo preoccupa neanche la coesistenza tra i prototipi e le CRT: “anche ora succede più o meno la stessa cosa, è come se ci fossero due campionati quello dei team ufficiali e quello dei privati. Il nostro obiettivo è quello di mettere questi ultimi in condizione di ottenere dei buoni risultati”.