Nessuna nuova, buone nuove? Niente di più sbagliato se parliamo della Ducati e del suo pupillo, Valentino Rossi anche a Misano arranca, alle prese con l’avantreno della sua Desmosedici. “Dico sempre le stesse cose – ammette sorridendo – potreste usare una delle mie vecchie interviste”.
Riassumiamo: “anche qui il davanti non mi offre la confidenza di cui avrei bisogno, soprattutto durante le frenate a moto piegata, in quel frangente perdo una vita”. Il pneumatico davanti non lavora come dovrebbe e “perdiamo due o tre decimi a curva”, le difficoltà aumentano con gomme più dure. “La Ducati lavora meglio con mescole più morbide – spiega Valentino – soprattutto rispetto alla Yamaha. Nelle libere del pomeriggio abbiamo provato la gomma dura al posteriore in previsione della gara, ma non avevo grip, facevo tanta fatica”.
La situazione è migliorata passando alla mescola più soffice, che gli ha consentito di salire fino all'undicesima posizione nelle libere “ma sono riuscito solo a fare un giro veloce, ho trovato molto traffico in pista e ho perso tempo”. Rossi è tornato alle regolazioni usate a Laguna Seca e a Brno e domani “continueremo su questa strada – dice – sulla seconda moto faremo qualche piccola modifica, ma niente di troppo grande. Ci serve mezzo secondo per lottare col secondo gruppo di piloti”.
Anche lo stile di guida di Valentino potrebbe influire sul comportamento della Desmosedici, un confronto con Stoner sembra inevitabile. “Casey guida stressando meno l’anteriore – è la sua analisi – inoltre la sua corporatura gli consente una posizione in sella diversa dalla mia. Provare a guidare come lui sarebbe un errore, ma potrebbe essere utile cercare di stressare meno la gomma davanti”.
A Indianapolis e a Misano il distacco dalla vetta è aumentato, dopo i progressi fatti in Repubblica Ceca. “Non so il perché - risponde il pilota di Tavullia – Brno, come Barcellona, è una pista che non offre molto grip e i distacchi fra i piloti sono molti ridotti, forse in condizioni di scarsa aderenza soffriamo meno degli altri”.
La Ducati adesso è concentrata sul futuro, ma le occasioni per provare i nuovi componenti sono ridotte al lumicino, a causa del regolamento. “E’ incredibile che i giorni di prova siano stati ridotti così drasticamente – dichiara Rossi – e so che anche ad altre Case questa situazione non piace. Cose da provare ne avremmo, ma non possiamo. Non avere la possibilità di fare più test rallenta il nostro lavoro di 10 volte”.
Le soddisfazione che gli sono negate nel motomondiale, potrebbe trovarle in Superbike e Checa ha invitato Rossi per la gara di Imola. “Mi piacerebbe molto, potrei rischiare di divertirmi più che qua – scherza - ma non con il campionato MotoGP ancora in corso. Nel 2009 sono stato molto vicino a fare una gara con le derivate di serie, ma poi la Yamaha ha detto di no. Per il futuro chissà”.