Rossi: Hayden più forte, devo migliorare

Nel secondo turno di libere Vale scivola dal 6° all'11° posto. NH 8°


Sono passate meno di due settimane dal sesto posto di Brno, da un gran premio in cui la speranza sembrava essere riaffiorata, la via giusta finalmente trovata. Rossi pareva essere finalmente riuscito a domare la sua GP11.1, un cavallo di razza ma scorbutico, testardo, difficile da capire. In Repubblica Ceca Vale e la sua Desmosedici avevano finalmente imboccato la strada giusta per riuscire ad amalgamarsi, per trovare quell’armonia indicata da Filippo Preziosi, così sfuggente ma fondamentale.

Il primo giorno di prove libere ad Indianapolis è stato un brusco risveglio per gli uomini Ducati, la belva rossa ha di nuovo tirato fuori il suo carattere scontroso, ha smesso di essere un docile strumento nelle mani del Dottore. I problemi sono sempre gli stessi “non sento l’anteriore, non riesco a frenare e girare la moto in curva come vorrei” sono le parole che Vale è costretto ancora una volta a ripetere.

Un’analisi che accompagna la GP11.1 dal suo debutto in gara ad Assen e che sul tracciato di Indianapolis si traduce in 1”608 di ritardo da Stoner e nell’undicesima posizione dopo il secondo turno di prove libere. Quella di Rossi è la terza Ducati in classifica, preceduta dalla GP11 di De Puniet e da quella del compagno di squadra Hayden, anche lui sull’ultima evoluzione della Desmosedici.

“Questa mattina era andata abbastanza bene – spiega il pilota di Tavullia – nel secondo turno abbiamo provato qualcosa di diverso, c’era più grip, il tracciato è migliorato molto, noi no”. Anzi il passo indietro è stato importante, dopo il primo turno Valentino era sesto, a un secondo e un decimo dalla vetta. “Il passo in avanti fatto a Brno è rimasto – rassicura - abbiamo solo scelto una strada troppo estrema per la messa a punto provando a fare una cosa un po’ troppo particolare, non aspettandoci che le condizioni della pista cambiassero così tanto tra un turno e l’altro. Questa mattina le condizioni della pista erano veramente critiche, non c’era “grip” e sembrava di correre sul bagnato. Nel pomeriggio invece è migliorata moltissimo, segno che l’asfalto è buono e che era solo molto sporco perché non ci aveva girato nessuno. E’ un bene perché le condizioni dovrebbe continuare a migliorare, e poi ci sono meno buche quindi penso che abbiano fatto un buon lavoro. Per quanto ci riguarda non ci aspettavamo che oggi pomeriggio l’aderenza migliorasse tanto e abbiamo dovuto inseguire per tutto il turno perché non sentivo proprio la moto. Domani cambieremo totalmente il bilanciamento. Nicky non è andato male quindi cercheremo di far meglio anche noi”.

Dall’esterno, invece, sembra che tutti i passi avanti fatti nei cinque gran premi dal debutto della moto 2012 con il motore di 800 cc siano stati cancellati con un colpo di spugna. L'impressione è che al box non siano ancora stati capaci di trovare delle regolazioni di base che permettano alla GP11.1 di adattarsi velocemente a ogni circuito. La conseguenza è che ogni venerdì tutto il lavoro rinizia da capo, come se Valentino salisse sulla moto per la prima volta.

La chiave di volta per fare funzionare la Desmosedici sembra essere la distribuzione dei pesi che, come ammette Rossi “non va ancora bene” e questo problema si sta trascinando da ormai troppo tempo. Un aiuto potrebbe venire da Nicky Hayden che a Indy ha debuttato in sella alla GP11.1 e sembra trovarsi a suo agio, come già nei test di Brno. L’americano è ottavo dopo le libere di oggi e il suo tempo è di poco più di un secondo più lento di quello di Casey. “La nuova moto va sicuramente meglio sotto diversi punti di vista ma domani dobbiamo riuscire a trasferire più carico davanti per farla curvare di più” spiega il compagno di squadra di Valentino.

I dati e le regolazioni di Nicky potrebbero essere di aiuto per risolvere l’enigma di una moto che aveva promesso tanto ma che fino a oggi ha ottenuto poco. “Domani proveremo qualcosa di totalmente diverso” annuncia Rossi, che sembra avere trovato l’unico avversario capace di metterlo in difficoltà, la sua stessa moto.

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