La Suter-BMW pensa alla serie

Non solo per i team CRT, ma anche per piloti amatori facoltosi

La Suter-BMW pensa alla serie

Nell'attesa che qualche team si decida a sposare la filosofia dei CRT - Claiming Rule Team, per quelli a cui la sigla risulta nuova - gli unici che ci hanno creduto fin dall'inizio, gli uomini della Suter, sono al lavoro. Ovviamente sul loro prototipo con motorizzazione BMW.  E poiché parliamo di una classe nella classe MotoGP, nata per contenere i costi e per infoltire lo schieramento di partenza, c'è molto da chiarire. A partire dai costi.

A farlo è Alessandro Giussani, ingegnere responsabile della progettazione della Suter Racing Technology.

"L'argomento costi è di vitale importanza perché è necessario dire cosa c'è nel milione e mezzo di Euro di una Suter-BMW - inizia a spiegare Giussani - innanzitutto bisogna chiarire che non si tratta di un leasing, ma di una vendita. Le moto rimangono della squadra. Inoltre in questa cifra è compreso lo sviluppo per l'intera stagione, compresi i ricambi, lo sviluppo, il costo della rotazione dei motori ed anche l'evoluzione dell'elettronica".

Messa così la cifra, pur sempre elevata per una moto il cui motore è pur sempre derivato dalla serie, sembra più accettabile.

"Purtroppo siamo stati penalizzati dall'aumento del Franco Svizzero. La nostra moneta - puntualizza il tecnico - si è apprezzata di quasi il trenta per cento rispetto all'euro. E purtroppo noi paghiamo tutti i nostri fornitori in Franchi Svizzeri".

Lo schema è simile a quello adottato a suo tempo dall'Aprilia nella 250: se si vuole è un costo "chiavi in mano". E dunque prevede anche eventuali imprevisti, che per una moto da corsa si traducono in cadute.

"Certo, preferiremmo che fra i nostri piloti non ci fosse qualche uno di quelli, senza far nomi, che attualmente nella MotoGP cade un paio di volte a gara, ma se parliamo di normali scivolate, in un numero ragionevole, bene sono comprese nel prezzo di vendita annuale. Alla fine offriamo un servizio completo".

Con che garanzie di sviluppo?

"Diciamo che nella cifra iniziale sono compresi anche otto giorni di test da effettuarsi nel corso dell'anno con una nostra moto. Inoltre si porta avanti con la squadra anche l'evoluzione dell'elettronica che è realizzata dalla Bosch. Noi avremmo anche lavorato con la Marelli, ma la BMW aveva più piacere che fosse coinvolta la Bosch, anche seinfatti  la casa di Monaco non è coinvolta assolutamente in modo diretto ha piacere di essere informata dei nostri progressi".

Mika KallioEcco, i progressi: erano sei i secondi di divario fra Mika Kallio e Stoner al Mugello, sono diventati quattro nei  recenti test di Brno. C'è chi ha storto il naso: quattro secondi sono tanti.

"Noi la pensiamo diversamente ed infatti siamo stati molto contenti del risultato. La prima cosa da dire è che i quattro secondi sono dal signor Stoner. Inoltre i nostri tempi sono stati fatti sì come le Bridgestone, ma utilizzando non certo le coperture evoluzione. Aggiungiamo poi che pur essendo assolutamente contenti dei riscontri con Kallio, Mika in Moto2 gira sicuramente meno forte di un pilota come Andrea Iannone. Quindi i quattro secondi non vanno visti come un limite assoluto. Se pensiamo poi che li abbiamo presi da Honda e Yamaha con le nuove 1000 c'è un ulteriore ridimensionamento. Insomma, con un motore di serie, seppur preparato, che ha 20 cv in meno delle MotoGP 1000 cc ci sembra un buon risultato. E poi Mika con la Ducati-Pramac nel 2010 girò in 1.59.524 in gara".

E' evidente, comunque, che le moto destinate a correre con i team CRT dovranno essere evolute. Come sopportare questi costi, elevati anche per una Casa, da parte di un piccolo gruppo come la Suter (circa trenta persone) è un discorso aperto che prevede anche la costruzione in piccola serie di Suter-BMW da vendere sul mercato. Ovviamente non al prezzo previsto per il campionato diviso per 18, che farebbe 83.000 Euro, non troppo distante dal costo di una Desmosedici RR di produzione (a trovarne).

"Eskil Suter ci aveva pensato e ci sta pensando. Una piccola produzione, come era quella della Bimota ai tempi. Però non parliamo di omologazione stradale, anche se in alcuni paesi una moto può essere omologata come esemplare unico. La Suter pensa piuttosto a un cliente sportivo, ovviamente facoltoso, che vuole andare a girare con una vera moto da corsa di alte prestazioni".

Ne vedremo? E, più importante, vedremo anche un paio di team CRT in pista con la Suter-BMW il prossimo anno? La deadline per l'accettazione delle squadre dovrebbe essere il prossimo GP di Misano, ma vedrete che slitterà. Stiamo parlando di una scommessa. E chi la vincerà non è ancora chiaro.

Articoli che potrebbero interessarti