Stoner: Lorenzo non è ancora sconfitto

Casey ha 32 punti di vantaggio su Jorge ma resta cauto

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Per vincere il Mondiale non sempre basta solo il talento o la moto giusta, ci vuole anche un pizzico di fortuna. A sintetizzare a meglio il concetto è Valentino Rossi: “il fatto che il tuo più grande avversario pilota ti cada davanti dopo due giri è un sintomo abbastanza chiaro: vuol dire che è il tuo anno”. A sdraiarsi di fronte a Stoner è stato il suo compagno di squadra Dani Pedrosa, trasformando con un colpo di bacchetta magica la gara di Stoner in una galoppata solitaria tra le colline della Repubblica Ceca.

Un alto sintomo è quello di ritrovarsi a fianco sul podio due compagni di marca e vedere il proprio avversario per la lotta la titolo rientrare mestamente ai box. La diagnosi è chiara: a Brno, Stoner ha seriamente ipotecato la conquista al Mondiale. Il week end non era iniziato nel migliore dei modi, come a Laguna “non riuscivamo a trovare la soluzione ai nostri problemi – ammette l’australiano – neanche nel warm up di questa mattina la situazione era migliorata, così abbiamo deciso di provare qualcosa di diverso per la gara”.

La mossa si è rivelata – ancora una volta – azzeccata. “L’anteriore è migliorato molto e mi permetteva di essere più aggressivo in entrata delle curve, inoltre avevo più aderenza alla massima piega. Per le prossime gare dobbiamo essere più veloci a trovare le giuste regolazioni, scoprire in quale direzione muoverci, bisogna continuare a lavorare”.

Lorenzo adesso è a 32 punti di distanza, un margine che ancora non basta a Stoner per sentirsi tranquillo. “E’ importante, ma non è questo il punto di svolta del campionato – commenta – una sola gara può non cambia nulla. Fra due settimane saremo a Indianapolis, lì la Honda è sempre andata bene”. Per riposarsi dovrà ancora aspettare, domani sarà in pista con la mille che guiderà nel 2012: “spero nel bel tempo” è l’augurio di Casey.

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