Stoner: fuga mondiale a Brno

Scivola Pedrosa. Dovizioso e Simoncelli sul podio, Rossi 6°


Sembrava davvero che la sfortuna della prima metà della stagione lo avesse abbandonato. Dani Pedrosa era stato velocissimo in tutto il fine settimana (tranne che nel turno del sabato mattina, l'unico sul bagnato) e aveva conquistato una pole position a mani basse, dando un distacco epocale a tutti.

Invece la gara dello spagnolo è durata solo due giri, quando è scivolato (da solo e mentre era in testa), gettando nella ghiaia le speranze di rientrare in lotta per il titolo.

Sta qui la chiave di lettura della gara di Brno, vinta comunque a suon di merito da un Casey Stoner che fa della velocità e della costanza la sua bandiera. E questa sesta vittoria dopo sei pole position, 1 secondo e tre terzi posti, non lascia spazio ad equivoci. Sul podio con l'australiano, i due piloti che sembravano più in crisi questo fine settimana: Andrea Dovizioso, arrivato secondo dopo una partenza dalla settima casella, e Marco Simoncelli, partito quinto e giunto terzo. Un podio full Honda che, ai giapponesi della HRC, in parte lecca le brucianti ferite provocate dalla caduta di Pedrosa.

"Sono partito e ho provato a spingere - ha detto Stoner in un ricco riassunto della gara, sotto il podio - vedevo che riuscivo ad avere qualcosa in più degli altri, ho passato Dovizioso e Lorenzo, poi è caduto Pedrosa, ed è stato tutto più facile. In questa giornata sono molto più rilassato rispetto al week end perché sono riuscito a controllare la gara. Il setting è stato molto difficile da trovare, abbiamo lavorato tanto sabato per capire quale direzione prendere".

Andrea Dovizioso, migliore fra gli italiani, zitto zitto continua a salire a podio su quella moto che lui e soprattutto lui ha sviluppato in questi anni e che, scherzi del destino, è in testa al mondiale con Casey Stoner sulla sua sella.

"Gli ultimi cinque giri ho spinto di più, e sono molto contento di questo secondo posto. Oggi abbiamo domostrato si dà un'eccessiva importanza alle prove, soffriamo in prova ma in gara ci siamo; purtroppo ho commesso un errorino nel passaggio su Casey".

Finalmente un podio per Marco Simoncelli, dopo l'ondata di polemiche che gli ha remato contro dall'inizio della stagione ad oggi. E il pilota di Coriano non contiene l'entusiasmo.

"Oramai non ci speravo più, dopo tutto quello che è successo - ha detto - ci voleva proprio. Ringrazio tutti per avermi aspettato, tutti quelli che non hanno mai smesso di credere in me"

Disappunto di Jorge Lorenzo che voleva vincere, l'aveva dichiarato fuori dai denti, e invece è arrivato quarto. Forse ha sbagliato nello scegliere (solo lui e Bautista, poi scivolato) la gomma anteriore cosiddetta morbida, cioè la dura, mentre tutti gli altri vista la temperatura hanno scelto hanno scelto la extra dura.

"Col senno di poi è facile vedere gli errori - ha detto Lorenzo - Quella gomma è stato un errore, oggi la temperatura era molto diversa da quelle di ieri ma nel warm up non abbiamo provato la gomma scelta e questo ci ha penalizzati. E' stata una delle gare peggiori del mio campionato ma sono ottimista. Sono comunque migliore dello scorso anno, sono più maturo, più veloce. Faccio i miei complimenti a Marco Simoncelli per il podio,Marco  ha fatto finalmente anche dei bei sorpassi. Questo gli darà molta fiducia".

Ora la classifica del mondo vede Stoner allungare le distanze con Lorenzo guadagnando altri 25 punti, che lo portano a 218. Lorenzo segue con 186 punti ma Dovizioso accorcia ulteriormente le distaze ed è terzo nel mondiale oltre che primo fra gli italiani, a soli 23 punti di distacco.


Buono il quinto posto di Ben Spies, dopo il quale c'è la sesta posizione di Valentino Rossi, primo fra le Ducati e partito sesto dalla sua miglior qualifica stagionale. Il distacco è ancora il problema principale, ma 12"632 di gap si devono considerare come un passo in avanti (forse) verso la direzione giusta.

"E' andata un po' meglio - ha detto Vale -  Il risultato è lo stesso di Laguna Seca ma sono andato più veloce e soprattutto abbiamo fatto la stessa gara degli altri. Ad un certo punto pensavo di andare a prendere Spies e quindi Lorenzo e Simoncelli ma poi negli ultimi giri ho iniziato a perdere tre decimi al giro e non ce l'ho fatta. In partenza, abbiamo dovuto adottare la strategia per risparmiare la benzina e ho girato troppo piano e raffreddato le gomme. Ora lo sappiamo e la prossima volta faremo diversamente".

Hai girato più veloce dello scorso anno con la Yamaha, e di Stoner con la Ducati.

"Sì, ma quest'anno è un po' più difficile. Oggi non abbiamo lottato ma almeno siamo stati davanti con loro. In Ducati hanno avuto una buona idea e con piccole modifiche abbiamo risolto problemi che erano piuttosto grandi, la moto però sottosterza ancora un pochino"

Già che ci siamo: la tua posizione riguardo al Giappone?

"Ho paura di andare in Giappone e non mi sembra intelligente andare in un posto dove continuano ad esserci scosse di terremoto e c'è una centrale nucleare rotta lì di fianco. Tutto il paddock ha paura ed è una forzatura andare in un posto del genere a fare una corsa di moto. Decidere se andare o no non è solo un problema dei piloti minori, perché se un top rider deve firmare un contratto che non ha ancora, è difficile dire di no mettendosi contro tutti...".

La gara. Dani Pedrosa parte a fionda dalla pole position e agguanta la leadership del gruppo, inseguito da un Lorenzo indiavolato e da Stoner. Intanto, poco dietro, Simoncelli passa di prepotenza l'amico Rossi con quella che in gergo si definisce comunemente una 'sportellata'.

Al 1° giro i piloti transitano in quest'ordine : Lorenzo, Pedrosa, Dovizioso, Spies, Simoncelli, Hayden e Rossi.

Al secondo giro Lorenzo commette un errore e lascia al porta aperta a Pedrosa, che si porta davanti, e a Casey Stoner. Ma Pedrosa scivola rovinosamente alla curva 4: per lui la gara di Brno finisce così.

Al terzo giro transitano dalle fotocellule Stoner, Lorenzo, Dovizioso, Simoncelli, Sipes, Rossi e Hayden.

Al 4° giro Dovizioso passa Lorenzo e guadagna la seconda posizione. Lorenzo lo ripassa quattro giri dopo mettendosi Dovizioso a schermo tra se stesso e lo scomodo Simoncelli, mentre davanti Stoner ha già guadagnato più di 3 secondi di vantaggio: Stoner, Lorenzo, Dovizioso, Simoncelli, Spies e Rossi, seguito da Bautista che nel frattempo ha scavalcato Hayden.

A quattro giri dalla fine Stoner, che continua a girare sul 57 alto, ha già allungato su tutti: l'australiano, che non disdegna di prendersi ulteriori rischinonostante il distacco, ha un vantaggio di oltre 8 secondi dagli inseguitori più vicini. Il podio inizia a prendere forma.

Dietro di lui Dovizioso, Simoncelli, Lorenzo, Spies e Rossi. Andrea Dovizioso, partito dalla settima casella e ora secondo, registra qui il giro più veloce, mettendo i puntini sulle i di Simoncelli (terzo).


In una gara senza troppi fronzoli ed entusiasmi, la Motogp 'ha fatto 13', o meglio 13 sono i piloti che sono riusciti a tagliare il traguardo. Gli esclusi: Dani Pedrosa e gli esordienti Karel Abraham al 5° giro (il pilota di casa è rientrato comunque in pista), Crutchlow al 6° giro (curva 1), Bautista al 15° giro alla curva 14.

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