Rossi: la sfida Ducati mi affascina

Migliore qualifica per Vale nel 2011 grazie a piccoli affinamenti

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Forse ci siamo, il cubo di Rubik rosso creato da Filippo Preziosi è più vicino alla sua soluzione, i lati non sono ancora tutti completi ma lentamente le tessere stanno trovando la propria posizione. Come in un rompicapo, spesso la risoluzione dell’enigma si nasconde nei particolari più semplici, nei dettagli. Nessuna rivoluzione per la Ducati GP11.1, ma un lavoro di affinamento che sta incominciando a portare risultati importanti. Non c'è stata bisogno di alcuna formula magica per la migliore qualifica di Rossi sulla Desmosedici: “abbiamo lavorato sulla posizione di guida, sulla distanza del manubrio, qualche piccolo intervento sull’anteriore” spiega Valentino.

I risultati sono però stati importanti e hanno restituito al Dottore quelle “good vibration” che non provava da tempo: “adesso sento meglio come lavora la gomma davanti, posso frenare più forte, forzare l’inserimento in curva. Mi piace molto di più da guidare”. Il risultato è un sesto tempo che “non è certo nulla di trascendentale, ma è un passo avanti, soprattutto guardando il distacco da Pedrosa, intorno ai 7 decimi su una pista molto lunga”. Le stesse sensazioni Valentino le ha provate sia sul bagnato la mattina che sull’asciutto la sera, “non sono preoccupato se domani dovesse piovere, l’importante è non avere quelle condizioni di pista un po’ asciutta e un po’ bagnata”.

Ci sono volute quattro gare, tanti errori e molte delusioni, ma la GP11.1 ora sta incominciando a mostrare il proprio potenziale. “Fare debuttare la nuova moto ci ha fatto certamente perdere un po’ di tempo – ammette Rossi – ma dopo il disastro di Silverstone dovevamo fare qualcosa. Però adesso siamo messi meglio per quanto riguarda il finale di stagione”. In ottica 2012 però “non basta ancora – specifica – questa non sarà la moto per il prossimo anno”.

Inutile lambiccarsi su cosa succederà nei prossimo mesi, il futuro è domani: la gara. “Ci sono ancora due punti su cui dobbiamo migliorare – spiega il ducatista – mi manca un po’ di trazione e non sono ancora veloce nei cambi di direzione. La prima parte della pista ci penalizza, prendo 6 decimi, se però nel warm up riuscissimo a risolvere questi problemi il quarto posto potrebbe essere alla nostra portata. Per vincere non sono ancora abbastanza competitivo”.

Realismo e umiltà sembrano essere le parole d’ordine del Valentino formato Ducati: “quando passi un momento come questo devi cercare di avere un atteggiamento intelligente e risolvere i problemi uno alla volta. Questo non vuol dire però accontentarsi”. E nemmeno rinnegare le scelte fatte, in un’intervista pubblicata sul sito internet spagnolo as.com, Vale ha dichiarato che se avesse potuto provare la moto prima forse non avrebbe firmato con la Ducati. “Ci avrei pensato un po’ di più – ammette – ma è stata la scelta giusta. Provare a vincere con questa casa è molto affascinante”.

Una vittoria però Rossi l’ha già conquistata, è l’italiano più seguito su Facebook, con oltre 4milioni di tifosi, al secondo posto c’è Topo Gigio. “Sono molto orgoglioso di questo primato – ha commentato divertito – Topo Gigio è stato il punto di riferimento della mia giovinezza”.

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