Agosto, il circus del Motomondiale è in ferie in attesa di ritornare in pista questo fine settimana a Brno, ma c’è chi nel suo ufficio lavora alacremente in vista della prossima stagione. Il 2012, con il ritorno delle mille e la comparsa dei Claiming Rules Team - quelle squadre che correranno con moto equipaggiate con motori derivati dalla serie - dovrebbe garantire, almeno sulla carta, qualche moto in più delle 17 che in questa stagione scendono in pista della MotoGP.
Il condizionale è d’obbligo, finora l’unica Crt scesa in pista è stata la Suter motorizzata BMW e i circa 6 secondi presi da Kallio al Mugello dalle 800 ha sollevato più di qualche dubbio sulla sua competitività, soprattutto se si pensa che dovrà confrontarsi con le 1000. Ma quello che più preoccupa sono i piani delle case giapponesi per il 2012. Yamaha dovrebbe confermare 4 moto, due per il team ufficiale e due per il Tech3 di Hervé Poncharal, e la sua mille dovrebbe scendere in pista nei test di Brno il lunedì successivo alla gara. Suzuki, se ci sarà, correrà con le 800 che usa in questa stagione, aspettando forse il 2013 per fare debuttare il motore 1000, di cui sembra non sia ancora nemmeno iniziata la progettazione.
Honda invece, come ha già annunciato il vice presidente di HRC Shuei Nakamoto, ridurrà la propria partecipazione, passando da 6 a 4 moto. Due saranno per Stoner e Pedrosa, che rimarranno nel team interno, mentre le altre dovrebbero andare a Simoncelli e Dovizioso, per cui la destinazione più probabile è il team Lcr di Lucio Cecchinello. In realtà le moto saranno sempre 6, visto che due moto Satellite saranno prodotte, ma per il momento, nell'intento di aumentare il numero delle squadre, l'HRC ha comunicato a Gresini che può confermargli una sola moto.
Il team Honda-San Carlo terrebbe fra le sue fila quindi il pilota di Coriano, ma non avrebbe la possibilità di schierare una seconda moto. “Io avrei già il budget per il prossimo anno per un team con due piloti – ha dichiarato il team manager Fausto Gresini al Corriere dello Sport in edicola questa mattina – ma almeno al momento la Honda non sembra intenzionata ad affidarmi la seconda RC212V”. La soluzione trovata dall’ex iridato della 125 passa per l’Italia: “io mi sono già portato avanti ed ho preso contatti e se sarò costretto porterò in pista, al fianco della Honda di Simoncelli, un’Aprilia”.
Si profilerebbe all’orizzonte un team “ibrido”, schierando sotto gli stessi colori un prototipo 1000 e una Crt. Una decisione dettata dalle decisioni della casa dell’ala dorata, che oltre a ridurre le sue moto non interverrà più dal punto di vista economico sugli ingaggi di Simoncelli e Dovizioso.
Il cambio regolamentare voluto dalla Dorna ad oggi non sembra avere portato nessun beneficio, anzi si sta assistendo a un ulteriore riduzione della partecipazioni di quelle case giapponesi ai cui voleri è sempre andata incontro. Che una struttura come quella di Gresini, che nel suo curriculum vanta la vittoria di un campionato mondiale con Kato nella 250 e di un altro con Elias in Moto2, non riesca a schierare due moto pur avendone la possibilità è un sintomo evidente di una crisi che difficilmente potrà risolversi se non con una svolta radicale.
Soprattutto deve fare riflettere che l’unico costruttore che non ha ridotto i suoi piani per il 2012 è la Ducati, il “Davide” italiano garantirà più di un terzo delle 1000 sullo schieramento, sei moto contro le nove o dieci dei tre “Golia” giapponesi.