Ago: Vorrei ancora Rossi e Lorenzo

Il 15 volte iridato non avrebbe mai separato Valentino e Jorge

Ago. Per gli appassionati. Tre lettere che identificano il più grande pilota di tutti i tempi. Perché 15 titoli iridati, specie in quell'era, non si mettono insieme per caso.

Mino. Per gli amici. Perché Giacomo è stato non solo un grandissimo corridore, ma anche un precursore, manager di sé stesso e poi manager di altissimo livello già nell'era moderna.

"Se Valentino dovesse superare i miei record non sarei contento, ma andrei alla sua festa” ha detto Giacomo Agostini in un’intervista a Riders Italian Magazine. Il campione specifica: “Io gli ho sempre detto: Vale tifo per te, però fermati a 119, 121, massimo 122 Gp vinti (Agostini detiene il record di 123 podi nel mondiale). Lui mi rispondeva: Ok, lo farò. Probabilmente non lo pensava, diciamo che ha voluto farmi dormire tranquillo".

Agostini è sempre stato considerato un pilota riservato, al contrario di   Rossi: "Credo che Valentino Rossi riunisca le due facce della medaglia:   quella vecchia, eroica, e quella moderna, mediatica. Ha fatto tantissimo, ha cambiato le cose in senso positivo. Io mi dicevo: Dai già spettacolo in gara, basta così. Lui invece s’è inventato quei piccoli show che sono piaciuti a tutti, anche a me che non mi sono mai messo in mostra".

La differenza tra le gare degli anni Sessanta e quelle di ora: “Negli anni Sessanta ti toccava partire per una gara dopo che erano morti due piloti la domenica precedente. C’era quella tensione che ti dava più consapevolezza.Oggi il pilota ordina quello che vuole come al ristorante”. Agostini team manager, chi ingaggia? Lorenzo e Rossi, li rimetterei insieme. Fossi stato il signor Yamaha non avrei mollato né uno né l’altro: Lorenzo è il giovane emergente, forte, veloce. Rossi ha esperienza e va ancora forte”.


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