La FIM conferma il GP di Motegi

Ieri è stato registrato un nuovo picco di radiazioni nella centrale di Fukushima

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Il via libera alla gara di Motegi da parte della Federazione Internazionale è arrivato sotto forma di uno scarno comunicato. “Basandosi sul report dell’Arpa la FIM e la Dorna confermano che, salvo che non accadono altri gravi incidenti, il Gran Premio del Giappone avrà luogo il 2 ottobre come programmato”.

I risultati dello studio dell’agenzia italiana hanno escluso qualsiasi rischio per la salute, limitando però le proprie analisi solo alla zona del circuito e non prendendo in considerazione i centri dove risiedono abitualmente gli adetti ai lavori nei giorni della gara.

Il fronte del sì alla trasferta giapponese ha dalla sua parte anche la Honda, proprietaria del circuito, e a Laguna Seca il vice presidente dell’HRC Shuei Nakamoto aveva incontrato i suoi piloti, Stoner, Pedrosa e Dovizioso, consigliando loro di aspettare i risultati dell’indagine dell’Arpa prima di prendere una decisione definitiva sulla possibilità di andare in Giappone.

Una mossa che si era resa quasi necessaria, dopo che Stoner aveva pubblicamente dichiarato la sua intenzione di non prendere parte al gran premio di Motegi. Casey si era schierato in prima persona al fianco di Lorenzo, che per primo aveva dato il suo parere negativo, più attendista fino a questo momento la posizione di Valentino Rossi, che ha comunque più volte detto di preferire non andare. Ducati, da parte sua, ha dato completa libertà a tutti i suoi dipendenti per la trasferta.

Sono state quindi completamente ignorate dalla Federazione le richieste dei piloti della MotoGP, che avevano inviato una lettera a FIM e Dorna  esprimendo la loro posizione, esempio seguito anche dai colleghi dellla Moto2. A Brno i piloti si incontreranno nuovamente per parlare della questione e potere comunicare la loro posizione.

Quello che preoccupa gli addetti ai lavori non è tanto il livello di radiazioni nell’area del circuito, ma la sicurezza dell’intera area. Ieri, come riporta Rai News, è stato registrato un grande innalzamento della radioattività nella centrale nucleare di Fukushima, danneggiata gravemente dal scisma dell’11 marzo. Mentre la Tepco, proprietaria dell’impianto, minimizza questi incidente sempre più voci mettono in guardia sui pericoli. Lo stesso primo ministro giapponese, Naoto Kan, ha dichiarato nei giorni scorsi che per la decontaminazione del sito occorreranno decine d’anni.

La situazione è in continua evoluzione, le scosse sismiche non si sono ancora arrestate, FIM e Dorna sono sicure che il report dell'Arpa sia una garanzia sufficiente per la salute di tutti quelli che si recheranno a Motegi?

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