Ritiro Yamaha: Possibili scenari

Cosa potrebbe accadere a piloti e moto Yamaha nella prossima stagione

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Assorbito in qualche modo il durissimo colpo della chiusura della squadra ufficiale Yamaha alla fine di questa stagione, proviamo a ipotizzare cosa accadrà a uomini e moto.

Innanzitutto qualche piccolo cenno storico ricordando che la Yamaha ha vinto un titolo mondiale piloti con Ben Spies nel 2009 e uno marche nel 2007. E' arrivata seconda con Pirovano (1988 e 1990), Haga (2000 e 2007) e Corser (2008) nella graduatoria piloti, mentre in quella delle Case lo è stata nel 1989, 1991, 2008 e 2009.

Dall'inizio del Mondiale Superbike ha vinto 73 gare, conquistando 37 pole position e salendo 246 volte sul podio.

Attualmente è seconda nel Mondiale Marche, mentre i suo piloti Marco Melandri e Eugene Laverty sono rispettivamente terzo e quarto.

La Yamaha è stata sempre protagonista del mondiale delle derivate di serie, basti pensare a quello che fece Fabrizio Pirovano nei primi anni del campionato quando fu più volte vicino al titolo (due volte secondo e due volte quarto). Poi il testimonial è passato ad Colin Edwards e Nori Haga. Quest'ultimo dal 2005 ha dato alla Casa giapponese grandi soddisfazioni, senza però riuscire a centrare il titolo cosa riuscita a Ben Spies nel 2009.

MelandriMELANDRI E LAVERTY - Quest'anno le R1 ufficiali - che hanno come base operativa la sede della Yamaha Italia a Gerno di Lesmo - sono affidate a Marco Melandri e Eugene Laverty.

Il ravennate alla sua prima stagione in Superbike ha conquistato la pole position ad Aragon ed ha vinto a Donington, Aragone e Brno. Il secondo dopo aver brillantemente corso in Supersport è salito di categoria quest'anno e centrando la doppietta a Monza.

Per Melandri, se non si troveranno soluzioni alternative per continuare a correre con le Yamaha, le possibilità sono trovare una nuova sistemazione in Superbike e le destinazioni potrebbero essere Honda, Aprilia-Pata, Kawasaki oppure BMW - tutte alla ricerca di un top rider - o tornare in MotoGP, salendo magari su una Honda di quelle che potrebbero rendersi libere.

Laverty potrebbe essere invece la... "seconda scelta" delle squadre citate sopra visto quello che ha fatto quest'anno, risultati che lo pongono tra i top rider in crescita.

R1 ANCORA COMPETITIVE - Questa stagione ha dimostrato come le Yamaha siano ancora molto competitive. In ogni gara le R1 sono state nelle primissime posizioni e i quindici podi conquistati dai due piloti (insieme alle cinque vittorie) ne sono la dimostrazione.

Spies e LavertyLa Casa giapponese ha fatto sapere che le moto sono a disposizione ed ora potrebbe esserci qualche team interessato, visto anche il nuovo regolamento della moto unica per pilota che riduce molto i costi.

Questa la teoria, ma in pratica? Forse l'unica squadra che potrebbe avvicinarsi alle R1 ex ufficiali è il team ParkinGO, che fa correre le R6 - anche in questo caso ex ufficiali - nel mondiale Supersport dove è in testa al campionato. Il problema è di budget.

Altra ipotesi potrebbe essere quella di una delle squadre che si stanno guardando intorno dal punto di vista delle moto, ma le difficoltà sono molte.

Del tutto nuova è la possibilità che il team Yakhnich, la squadra russa presente nel CIV e intenzionata - oltre che a promuovere e organizzare la gara a Mosca - a schierare due moto nel mondiale Supersport, faccia il salto in alto ed entri nella Superbike. In teoria il budget c'è e potrebbe esserci la variante di una moto nella categoria superiore (con Melandri? con Laverty?) e una o due in quella inferiore, affidata a piloti russi.

Le prossime settimane, fino alla fine del campionato, saranno frenetiche.

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