Superpole ad Hopkins

L'americano il più veloce con la Suzuki. Prima fila per Checa. Max indietro


La notizia non è tanto la superpole conquistata da John Hopkins - peraltro importante per il pilota e gradita dagli addetti ai lavori che lo considerano ancora veloce - quanto la terza fila di Max Biaggi che conferma le difficoltà del binomio campione del mondo su questa pista. Non ne ha, invece, il suo compagno di squadra Camier che si muoverà dalla prima fila insieme anche a Eugene Laverty e Carlos Checa, che, ancora una volta, sorprende portando avanti la sua Ducati.

SUPERPOLE 1: CADE BIAGGI - Le prime battute sono caratterizzate dalla caduta di Max Biaggi (e da quella di Ayrton Badovini) che accendono subito la suspense. Il romano rientra in pista in moto e torna ai box per salire sulla seconda. Alla fine sarà settimo, alle spalle di Marco Melandri.

Il miglior tempo è di Eugene Laverty (2'04"919) che precede un velocissimo Michel Fabrizio e Carlos Checa.

Rimangono fuori Jakub Smrz, James Toseland e Maxime Berger, mentre Tom Sykes è rimasto ai box per le conseguenze della caduta nelle libere.

SUPERPOLE 2: ESCE MAX - Il tempo di 2'04"472 consente a Carlos Checa di rimanere ai box nella fase finale di questa frazione che ha visto una frenetica ricerca del tempo da parte di Melandri, Fabrizio, Haslam e Biaggi per poter accedere alla fase successiva. L'operazione è riuscita solo a primi due mentre a sorpresa rimane fuori il Campione del Mondo 2010 che partirà, quindi, dalla terza fila, insieme ad Haslam, Badovini e Aitchison.

Silverstone SuperpoleSUPERPOLE 3: RECORD DI HOPKINS - Come aveva fatto intravedere, John Hopkins stabilisce il miglior tempo, realizzando anche il nuovo record ufficioso della pista con 2'04"041. Sotto al record precedente va anche Eugene Laverty (2'04"068) dimostrando la sua voglia di fare bene a Silverstone. Leon Camier con il terzo tempo, partirà in prima fila, insieme a Carlos Checa. Seconda fila per l'altra Ducati di Guintoli, la Yamaha di Melandri, la Suzuki di Fabrizio e l'altra Aprilia di Haga, caduto ancora una volta.

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