Adesso tutti in vacanza, fino al 14 agosto per la gara di Brno. Lasciata Laguna Seca, Stoner, Lorenzo e Pedrosa potranno godersi il meritato relax con il sorriso sulle labbra, per tutti gli altri ci sarà invece da studiare, e molto.
Simoncelli cade un’altra volta, Dovizioso vede il podio sempre più distante e Rossi scopre che la GP11 e la GP11.1 vanno alla fine veloci – o lente – uguali. Se l’Italia piange, l’America non ride, Laguna era il regno degli statunitensi fino a pochi anni fa. Era. Il migliore dei loro è stato Spies, quarto, giù dal podio, poi Hayden settimo ed Edwards ottavo. Mal comune, mezzo gaudio?
IL BELLO - Quando, dopo le qualifiche, aveva dichiarato che quella moto proprio non si guidava stavamo quasi per credergli. Poi abbiamo guardato il distacco dalla pole: 72 millesimi, quando Rossi usa certe frasi per la sua Desmosedici ha davanti ben altri tempi. In gara Stoner ha mostrato cosa intende per “riuscire a guidare”: ha amministrato, controllato, studiato, recuperato e infilato uno dopo l’altro Pedrosa e Lorenzo. Veloce, lucido e spietato, il pilota perfetto. Che abbia imparato bene dopo la lezione di Rossi a Laguna nel 2008?
IL BRUTTO - Simoncelli cosa combini? Andare a terra dopo sei giri quando sei in quinta posizione e gli altri stanno già scappando sono cose da debuttante allo sbaraglio. Quattro zeri in dieci gare pesano come un macigno sia in classifica che sul morale. Veloce sei veloce, adesso un po’ di vacanza e poi ti vogliamo vedere in ben altre posizioni nella seconda metà del campionato.
IL CATTIVO - Tredici all’arrivo, non porta sfortuna come a tavola, ma c’è poco da andare fieri se stiamo parlando del numero dei piloti che hanno tagliato il traguardo nella classe regina. Ci ha provato Ben Bostrom a fare numero, missione riuscita ma solo sotto questo aspetto, perché per il resto non si è proprio visto.
LA DELUSIONE - La gara del Mugello sembrava essere stata il punto di svolta, passi il Sachsenring che proprio non gli piace, ma anche a Laguna Dovizioso è parso troppo arrendevole. Casey e Dani con quella moto vanno sempre a podio e se si vuole puntare in alto non puoi permettere a Spies di recuperare sei secondi e passarti.
LA SORPRESA - John Hopkins salirà di nuovo sulla Suzuki a Brno e si sta cercando un accordo perché l’esperienza si ripeta anche nelle ultime tre gare della stagione. La MotoGP ha un bisogno disperato di piloti, meglio se come Hopper, veloce e carismatico, vederlo in pensione anticipata nel campionato inglese Superbike è uno spettacolo atroce.
L'ERRORE - Maledetto controllo di trazione, non scali una marcia dopo la prova di partenza per farlo intervenire e lui non si accende. Lorenzo vola in aria a qualifiche ormai concluse e se la cava solo con una brutta botta e un’andatura alla dr House. Una disattenzione che poteva costargli molto cara.
LA CONFERMA - La Ducati nuova va come la vecchia e 30 secondi presi in gara su una pista corta come quella californiana non permettono di andare in vacanza tranquilli. Il ritorno di Burgess ha almeno messo fine ai dubbi amletici di Rossi: si va avanti con la GP11.1, ma quanto si riuscirà a farlo in classifica?
IL SORPASSO - Non che ci sia l’imbarazzo delle scelta, ma Stoner ha fatto il suo capolavoro passando Lorenzo all’esterno in fondo al – ben poco – rettilineo di partenza a sei giri dalla fine. Ma non era Jorge il por fuera?
LA CURIOSITA' - Sabato Simoncelli ha eguagliato il suo peggiore risultato in qualifica in questa stagione chiudendo quinto, Rossi il suo migliore con il settimo tempo. Secondo voi, chi dei due era più contento?
IO L'AVEVO DETTO - “Voglio girare a 2” dalla pole”. Non sempre volere è potere, l’ha scoperto il debuttante Ben Bostrom. Alla fine i secondi di distacco sono stati quattro.