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La FIM ha diffuso oggi la relazione preliminare dell’Arpa dell’Emilia Romagna, incaricata dalla Federazione di monitorare la situazione ambientale nel circuito di Motegi. Il documento di 11 pagine (consultabile integralmente QUI) è stato redatto dalla sezione di Piacenza, Centro Tematico Regionale Radioattività.
La conclusione dell’Arpa non lascia spazio a dubbi: “si può senz’altro affermare che il rischio radiologico per un individuo della popolazione nell’intervallo temporale di svolgimento del GP risulta trascurabile”.
I tecnici italiani hanno analizzato i livelli di contaminazione radiometrica rilevati nei campionamenti di aria, di suolo e di alimenti eseguiti per ricavare una stima della dose assorbita, tenendo conto delle diverse vie di esposizione - irradiazione esterna, inalazione e ingestione - nell’arco di una settimana, valutato come il tempo medio previsto di permanenza a Motegi per il GP del Giappone.
Le analisi hanno interessato tutto il circuito, il paddock e l’hotel interno, comprese le gradinate, i prati e il parco giochi dei bambini. Altre rilevazioni sono state effettuate sui cibi reperiti in loco, dalle carni alla frutta, dal pesce alle bevande. Non sono state compiuti rilevamenti, invece, al di fuori dell'area del circuito.
Visti i risultati positivi dello studio, la FIM e la Dorna hanno perciò deciso di confermare la trasferta giapponese in calendario il 2 ottobre.
Adesso bisognerà attendere la risposta dei piloti: Stoner e Lorenzo in Germania si erano fatti portavoce dei piloti dichiarando il loro parere negativo ad andare in Giappone. Anche i colleghi delle classi minori avevano seguito il loro esempio, e i piloti della Moto2 avevano firmato una lettera esponendo il loro parere contrario.
Dall'altra parte della barricata, oltre a FIM e Dorna, anche Honda, che è proprietaria del Twin Ring, spinge per non annullare il Gran Premio del Giappone e a Laguna Seca aveva chiesto ai suoi piloti di aspettare i risultati dello studio prima di prendere una decisione definitiva.
Il braccio di ferro continua.
