Il Gran Premio degli Sati Uniti ha visto il ritorno alla vittoria di Casey Stoner dopo tre gare, che ha portato a 20 punti il distacco da Lorenzo in classifica. Poche soddisfazioni per i nostri colori, Dovizioso è solo quinto, Simoncelli è caduto e Rossi è ancora alle prese con una Ducati che non riesce a guidare. Carlo Pernat commenta per noi la gara di Laguna Seca.
“Dopo le due debacle del Mugello e del Sachsenring – dice il manager genovese - Stoner poteva crollare psicologicamente che è l’unico suo punto debole. Invece Casey ha fatto la gara più bella della sua carriera a livello di gestione, ha aspettato il momento giusto e ha vinto da campione. Credo questa sia una svolta molto importante per il Mondiale. Senza nulla togliergli, ha avuto anche un po’ di fortuna perché la caduta di Lorenzo nelle qualifiche ha pesato un po’. Pedrosa si vedeva dal warm up che qualche problema l’aveva e in gara le sue traiettorie non erano perfette.
Dovizioso mi ha deluso, mi aspettavo un salto in avanti dopo il Mugello invece è tornato l’Andrea un po’ timoroso e non va bene, perché avrebbe tutte le doti tecniche per fare di più. Spies che non fa il podio nella sua pista dimostra che non è ancora abbastanza maturo per giocarsi qualcosa di importante. La stagione di Simoncelli incomincia a diventare pericolosa perché tutte queste cadute potrebbero entrargli nella testa, fa sempre prove stupende ma in gara non ha molta fortuna, speriamo la ruota giri anche per lui.
Infine due parole sulla Ducati, sempre le stesse: 30 secondi. La moto nuova non va bene, occorre un cambio radicale, cioè un nuovo telaio. Ma è questione di tempo e anche se lo facesse non sarebbe il caso di mettere in pista un’altra moto nuova fino a fine anno. Questa stagione, secondo me, è senza via d’uscita”.
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