Stoner torna a colpire. Lorenzo 2°

Simoncelli cade ancora, Spies beffa Dovizioso, Rossi 6°


E' stata una bella giornata di sole (22° l'aria, 48° l' asfalto) quella che ha ospitato la gara di Laguna Seca che segna il giro di boa della stagione. E' da qui infatti che si fa sul serio guardando alla classifica del mondo. E' qui che su 12 GP disputati in MotoGP, 7 sono stati vinti da un americano.

Questa volta il GP non è andato ad un pilota a stelle e strisce ma solo a stelle: l'australiano Casey Stoner, già leader del Mondiale, porterà con sé in vacanza altri 25 preziosi punti grazie ai quali allunga nella classifica del mondo salendo a quota 193. Stoner, che qui lo scorso anno aveva chiuso in seconda posizione, ha lottato per tutto il fine settimana 'contro' una moto che non sentiva sua ma alla fine ha avuto la meglio... e si è tolto anche qualche sassolino dagli stivali.

"E' stato un week end tra i più difficili quest'anno. Abbiamo lottato per tutto in fine settimana e stamattina abbiamo cambiato e provato un sacco di soluzioni. All'inizio della gara non avevo un gran feeling sull'anteriore e ho voluto aspettare. Poi Pedrosa ha ceduto un po', credo fisicamente, e mi sono deciso a passare all'attacco. Mi sono accorto che il passo che avevo oggi era migliorato molto. Giro dopo giro ho preso fiducia e ho raggiunto Lorenzo, anche se non è stato facile perché avevamo più o meno lo stesso passo. Ho visto che lui aveva qualche problema di aderenza e l'ho passato. Qualcuno qui parlava del fatto che non riuscivo più a vincere e questa cosa mi ha dato fastidio".

In seconda posizione è arrivato Jorge Lorenzo, partito dalla pole e una gara tutta in testa.

"Sono un po' dispiaciuto - ha detto lo spagnolo a fine gara - perché ho lottato fino alla fine ma la gomma posteriore e la mia condizione fisica sono calate un po' troppo. Stoner merita questa vittoria perché è stato fortissimo". Lo spagnolo mantiene il secondo posto nella classifica del mondo con 173 punti, a 20 lunghezze da Stoner.

In terza posizione si è piazzato Dani Pedrosa, già in difficoltà nel warm up, questa mattina.

"Dopo metà gara - ha spiegato Dani - non avevo più forza al braccio sinistro ma sono comunque contento di essere ancora sul podio".

Con questa gara, Stoner batte anche Pedrosa nel duello del record dei podi, che fino a poco prima della bandiera a scacchi erano 51 a testa.

In quarta posizione ottima prova del pilota di casa Ben Spies, che beffa all'ultimo Andrea Dovizioso (5°).

Sesto Valentino Rossi, migliore Ducati ma pur sempre con un distacco di 30"351.

"Sono partito bene e poi ho girato su un passo abbastanza discreto - ha detto rossi nel dopo gara -  Ci è mancato un po' di grip dietro. Ho fatto una bella battaglia con Nicky, è stato divertente. Nel box mi ha detto: potevi mollare un attimo...è la mia gara di casa. Gli ho risposto che la prossima volta ci mettiamo d'accordo prima che facciamo un po' meno fatica".

La gara. Prima del via, una spolverata all'asfalto del mitico Mazda Raceway di Laguna Seca glie l'ha data 'King Kenny' Roberts, nel giro d'onore per i 50 anni di corse di Yamaha, in sella alla storica YZR500 gialla e nera 2 tempi del 1980. Mano sinistra alzata a salutare il pubblico anche nel vertiginoso 'cavatappi', il vero simbolo di questo tracciato: polvere di stelle e tanta nostalgia per caricare l'incredibile pubblico di appassionati prima dell'inno americano, cantato dal vivo a ridosso della griglia di partenza.

Al via manca solo Randy De Puniet, che ha rinunciato a scendere in pista fino dal warm u, a causa del brutto highside di ieri dove ha riportato la frattura delle creste delle vertebre lombari L3 e L4 e frattura al bacino. Il Dottor Costa assicura che il francese correrà nel prossimo GP di Brno.

Si spegne il semaforo, scatta benissimo Jorge Lorenzo dalla pole position e si porta davanti; parte bene anche Valentino Rossi dalla settima casella ed inizia a contendersi il sesto posto con Ben Spies fin dalle prime curve.

Al primo giro transitano Lorenzo, Pedrosa, Stoner, Dovizioso e Simoncelli, con Rossi (6°) che ha passato Spies. Spies però è più veloce e si riporta davanti nel giro successivo, riprendendosi la sesta posizione.

Al terzo giro scivola Cal Crutchlow quando è in undicesima posizione: per lui, incolume, il GP degli Stati Uniti termina così.

Al quarto giro Lorenzo e Pedrosa sono già sul passo del 21 alto, ma due giri dopo, colpo si scena: mentre Rossi passa Hayden e conquista la sesta posizione, scivola Marco Simoncelli quando si trova proprio davanti a loro, in quinta posizione. Airbag aperto sulla schiena e tanta rabbia... Un vero peccato per il pilota di Coriano, che non era apparso nella consueta forma già da venerdì.

“Peccato perché mi ha mollato l'anteriore e non ho avuto alcun preavviso ed ero avanti – ha dichiarato a caldo il Supersic visibilmente rammaricato - Il mio obiettivo è sempre quello di arrivare, perché le gare sono fatte per essere finite. Adesso ci sciacquiamo la faccia e andiamo a Brno”.

All'8° giro un dritto di Ben Bostrom gli impone il rientro ai box e il ritiro per un problema sulla sua Honda LCR; nel frattempo l'altro Ben (Spies) transita sul rettilineo segnalando un'anomalia al suoi uomini del muretto, in un momento della gara in cui la sua Yamaha M1 registra un rallentamento cronometrico. Nel frattempo il terzetto Lorenzo-Pedrosa-Stoner si fa agguerrito e allunga sugli altri: al 16° giro, il distacco tra Stoner (3°) e Dovizioso (4°) è già di 7”635. Dietro Dovizioso seguono Spies a oltre 4 secondi e mezzo e Rossi a oltre 4 secondi da Spies.

Al 13° giro, scivola anche Alvaro Bautista alla curva 2, mentre si trova in ottava posizione: nulla di grave a livello fisico, ma anche per il giovane rookie spagnolo la gara termina qui. Senza De Puniet, Crutchlow, Simoncelli, Bostrom e Bautista, il numero dei piloti in pista si è ridotto a 13.

Al 18° giro il 'Kanguro Mannaro' australiano si decide a fare il balzo: passa (1'21”969) il compagno di squadra Dani Pedrosa e mette nel mirino Jorge Lorenzo, che lo precede a poco meno di un secondo: al 22° giro Stoner si attacca a Lorenzo. Quindici punti nella classifica mondiale che lo distaccano dallo spagnolo sono ancora troppo pochi e l'australiano non ci sta. Per Pedrosa, nel frattempo, i due davanti sono ormai una visione nella desertica Laguna, a due secondi e mezzo di distacco.

A due giri dalla fine si innesca un rodeo tra i due nel quale ha la meglio Stoner che 'svernicia', è il caso di dirlo, lo spagnolo in esterno al 26° giro, con un  passaggio sul 21'7, alla fine del quale l'australiano passa anche il doppiato Elias e va a vincere.

Il prossimo appuntamento con il Motomondiale dopo la pausa estiva è il 14 di agosto per il GP di Brno, in Repubblica Ceca.

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