Stoner agguanta il warm up

Lorenzo secondo a pari merito con Dovizioso. Rossi 7°

Questa mattina, durante i 20 minuti di warm up a Laguna Seca, ai piloti della MotoGP sarà sembrato di non essere mai partiti dal Sachsenring: nuvoloni, nebbia e temperature fredde (14° all'aria e 18° all'asfalto) hanno avvolto i 17 piloti della MotoGP, imponendo l'utilizzo di gomme morbide. Diciassette piloti, dicevamo, perché se questo fine settimana al gruppo si è aggiunto in via eccezionale Ben Bostrom sulla Honda LCR di Lucio Cecchinello, Randy De Puniet non è riuscito a scendere in pista nemmeno per tentare il warm up, a seguito dell'infortunio di ieri quando, nel turno di qualifiche, ha riportato la frattura della cresta ossea che si trova sulle vertebre lombari, a cui sono 'attaccati' i muscoli della schiena, provocando dolori lancinanti. Un anno sfortunato per i pliloti Ducati Pramac, non c'è che dire.

La migliore messa a punto ha dimostrato di averla Casey Stoner, che oggi in gara (alle ore 23 italiane) partirà in seconda posizione. L'australiano, che  ha registrato il miglior crono (1'21"747) al suo 11° giro su 14, ha così confermato la sua preferenza per la gomma morbida.

Dietro di lui a ben 248 millesimi di distacco, c'è la M1 di Jorge Lorenzo, autore ieri di una pole stratosfericaferica dopo la caduta della mattina (nella quale non aveva inserito il controllo di trazione nella prova partenza). Lo spagnolo, che è alla sua seconda pole position stagionale e la terza consecutiva a Laguna Seca, è stato il primo a scendere sotto il '22 portandosi davanti a 4 minuti allo scadere del turno, quando  Stoner l'ha eguagliato girando con un tempo perfettamente identico, salvo poi mettersi davanti a lui nel giro successivo.

Terzo tempo (ma praticamente secondo a pari merito con Lorenzo) per Andrea Dovizioso, che al suo 14° e ultimo giro ha eguagliato lo spagnolo. Bene quindi anche per il pilota di Forlimpopoli che sembrerebbe essere il favorito fra gli italiani per il GP degli Stati Uniti.

Quarto tempo per Ben Spies che ha chiuso il warm up con un ritardo da Stoner di 271 millesimi. Il fattore campo sembra avere buon gioco per il texano che qui lo scorso anno sfrecciò sotto la bandiera a scacchi in sesta posizione, a causa di un problema alla visiera del casco.

In quinta posizione Marco Simoncelli, in migliramento. Il pilota di Gresini non è stato, in questo fine settimana, in linea con i week end di prove a cui ci aveva abituati ed è apparso visibilmente affaticato a fine turno, anche se in costante miglioramento. Il suo tempo di 1'22"141 segna un ritardo di 394 millesimi.

Sesta posizione per Nicky Hayden, che si ricolloca davanti al suo compagno di squadra Valentino Rossi e a tutti gli altri piloti Ducati. Moto vecchia batte moto nuova? E' ancora presto per dirlo, fatto sta che ad Hayden non è piaciuta la nuova moto anche se gli è piaciuto il cambio.

Rossi però è subito dietro, con un tempo di 1'22"698, valido per la settima posizione. Il Vale nazionale, che oggi in gara partirà settimo anche dalla griglia, ha un ritardo di 951 millesimi.

In ottava posizione c'è lo strano caso di Dani Pedrosa (terzo in griglia) che ha terminato il warm up con un ritardo di 971 millesimi. Lo spagnolo, che ha registrato il tempo di 1'22"718, ha fermato il suo miglior crono al suo tredicesimo e ultimo giro. A vederlo in pista ha dato l'idea di prendersela con tranquillità e di non spingere particolarmente. Probabilmente sta conservando preziose energie per la gara.

Seguono Crutchlow, in nona posizione, poi Bautista, Edwards, Abraham, Barbera, Aoyama, Elias, Capirossi e infine Ben Bostrom, che puntava ad un distacco di 2 secondi dalla testa ma che ha chiuso il warm up a -4"354. D'altronde è anche la sua prima volta su una vera moto prototipo da gara...

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