Dovi: Sic, ti ho fregato ancora

In Germania Andrea quarto e Marco sesto: "la gomma posteriore era distrutta"


I destini di Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli sono intrecciati dai loro esordi sulle piste, quando poco più che bambini si davano battaglia in sella alle minimoto. Passano gli anni, crescono le cilindrate e le potenze, i kartodromi si trasformano nelle piste del Motomondiale, ma i due si ritrovano ancora a sfidarsi ogni domenica sull’asfalto dei circuiti.

Sul Sachsenring a vincere la loro personale battaglia è stato Dovizioso, quarto al traguardo, mentre il Sic ha dovuto cedere nelle ultime battute anche a Spies. Hanno fatto tutta la gara insieme prima cercando di inseguire Pedrosa, Lorenzo e Stoner, poi lottando per la posizione ai piedi del podio.

Sapevo che Marco ci avrebbe provato in quella curva – racconta Andrea l’ultimo giro - l’aveva fatto anche l’anno scorso ed era arrivato lungo. Ho deciso di frenare tenendomi largo per poi buttarmi nella curva. Poteva solo alzarsi e andare largo o venirmi addosso, fortunatamente ha scelto la prima opzione. Vincere la lotta con Simoncelli e Spies per il campionato e per far capire che ci siamo quest’anno, sono sempre lucido”.

Il bilancio del week end per il pilota dell’HRC è positivo, anche se sperava di salire sul podio. “Nei primi giri sono riuscito ad agganciarmi ai primi tre  e sono molto contento di come ho guidato – spiega - quando sono a posto riesco a fare la differenza.  Ero preoccupato già venerdì e sabato, non riesco ancora ad adattare la mia guida a questo circuito, qui ho sempre fatto fatica, per questo il risultato di quest’anno, soprattutto guardando al distacco finale, mi soddisfa. Avevo un solo piccolo problema, ma nelle svolte a sinistra che qui sono tante: i primi riescono ad aprire il gas fuori dalle curve un attimo prima, questione di pochi centesimi ma sono quelli che hanno portato ai 10 secondi di distacco finali”.

Come tutti Andrea ha dovuto fare i conti con il deterioramento dei pneumatici. “La gomma era disastrosa – afferma - la pista è piccola e per le gomme è devastante, in entrata e in curva non potevo azzardare troppo, solo alla prima curva riuscivo a frenare veramente forte e mi sono divertito molto in quel punto”.

Un misto di delusione e soddisfazione è quello che si legge anche sul volto di Simoncelli, che non è riuscito nemmeno a tenersi dietro Spies. “E’ un peccato – sbotta – ho avuto un grande calo alla gomma posteriore, nel finale ha anche incominciato a perdere pezzi. All’ultimo giro ho provato a passar il Dovi, ma ha frenato forte e mi ha passato anche Ben”.

Lottare per il podio non è un’utopia, i primi non sono lontani ma manca ancora qualcosa, soprattutto nella costanza in tutto l’arco della gara. “Dobbiamo lavorare per essere veloci fino alla fine – spiega il pilota di Coriano – fino a metà gara ero vicino, poi ho fatto un piccolo errore, Dovizioso mi ha passato ed ho perso il treno. Di avere così tanti problemi col posteriore non me lo aspettavo, in prova avevo fatto anche 35 giri con la stessa gomma ma in gara è diverso. Forse dobbiamo fare solo un po’ più di esperienza”.

Non è però un week end tutto da buttare quello di Marco, i lati positivi ci sono. “Dieci secondi di distacco finale – continua – in una gara di 30 giri significano che ho preso solo 3 decimi al giro, non è molto. Meglio sempre fare sesto che cadere e non finire nemmeno la gara”.

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