Capi: "Altri sulla mia moto? Mai!"

Loris, ancora acciaccato per la caduta ad Assen, serra i tempi e rientra

Capi: "Altri sulla mia moto? Mai!"

Le motivazioni che aiutano i piloti a scendere comunque in pista, anche quando si è malconci, sono tantissime. Capirossi, nella sua lunghissima carriera, le ha utilizzate tutte. Domani, farà ricorso a quella più potente:vedere un altro guidare la mia moto mi fa girar le balle...”.

Loris, nella caduta patita ad Assen (Gran Premio di Olanda) si è fratturato due costole (quelle cose che, quando son rotte, secondo Edwards “non ti lasciano mangiare, bere, e neppure andare al cesso”). Per sovramercato nella botta la clavicola è uscita e rientrata in sede: “nel farlo, ha lesionato un paio di tendini. E, più che le costole, sarà questo che, temo, mi darà fastidio domani”.

Capirossi, il decano, non garantisce in modo assoluto: “Sono deciso al cento per cento di esserci. Ma non posso dire che al cento per cento ci sarò”.

Una delle due costole, forando una pleura, l'ha anche iniettata di sangue: una complicazione. “Però, ormai sono passati ventuno giorni, e sono in via di guarigione. Quindi..”.

Probabilmente il Sachsenring, così tortuoso, con gli impegnativi saliscendi da ripetersi tante volte (è la pista pista più corta del Motomondiale) non è tra le migliori da affrontare se si acciaccati. Loris ne conviene, ma considerando che “la prossima – Laguna Seca – sarebbe ancor peggio” ha deciso che fosse meglio non rimandare.

Se Capirossi ha qualche problema, anche la Ducati ne ha. “E per le moto, sfortunatamente, la medicina non può fare nulla”. A Borgo Panigale gli hanno però preparato un modello evoluto, con un telaio che il romagnolo chiama “GP1.5”: “Non è quello utilizzato da Hayden” e neppure quella di Valentino, ovviamente, ma “una versione evoluta rispetto allo 1.0 utilizzato in partenza”.


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