GP di Motegi: i piloti ancora indecisi

Rossi: "abbiamo consegnato una lettera alla Dorna". Stoner: "Quale lettera?"

Servirebbe Sherlock Holmes per trovare nel paddock del Mugello un documento importante ma che sembra essersi volatilizzato. Si tratta della lettera che i piloti della MotoGP avrebbero firmato e consegnato alla Dorna con la loro opinione sulla possibilità di andare a correre in Giappone sulla pista di Motegi. Il circuito, di proprietà della Honda, si trova a poco più di un centinaio di chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata dal sisma e non ancora messa totalmente in sicurezza.

L’esistenza della lettera era stata confermata da Valentino Rossi nel pomeriggio: “so che un documento è stato firmato dai piloti. Non so però da chi è arrivata la proposta perché ieri non ho potuto partecipare alla Safety Commision per altri impegni”. Si trattava di un foglio senza intestazione con l’opinione e le firme dei piloti, “niente di definitivo, comunque” ha specificato il pilota della Ducati.

Pochi minuti dopo invece Stoner, nella consueta conferenza stampa del dopo qualifiche, ha negato di fronte ai giornalisti che la lettera esista. “Non ne so niente – sono state le sue parole – Cosa si è detto in Safety Commision? Non lo so, non sono andato”. A dargli man forte anche Ben Spies: “non ho voglia di discutere di queste cose adesso, sono concentrato sulla gara. Ne riparleremo la prossima settimana” ha affermato quasi scocciato.

L’unico a rispondere alle domande dei giornalisti è stato Marco Simoncelli che, almeno lui, in Safety Commision c’è stato. “Ne abbiamo parlato – ha detto il pilota di Coriano – molti piloti non sono felici di andare a Motegi. Stiamo pensando di fare qualcosa per far sentire la nostra voce, ma non sappiamo ancora precisamente cosa”.

La sensazione è che i piloti non vogliano ancora esporsi pubblicamente, forse nella speranza che la situazione si risolava per il meglio. Tutti ma non Lorenzo, che ha già più volte espresso la sua contrarietà alla trasferta giapponese e ha cercato di trovare in Rossi un alleato. Dalla parte del pilota spagnolo si stanno schierando anche i colleghi della Moto2 che, come scrive il sito spagnolo motocuatro, hanno incominciato una raccolta di firme.

Una lettera invece è già stata sicuramente spedita: è quella dei giornalisti che seguono il Motomondiale, che hanno scritto a Fim, Dorna e Irta per avere notizie a riguardo della sicurezza della trasferta. Risposte non ancora arrivate.

E non arriveranno neanche al Mugello, Carmelo Ezpeleta, a capo dell’organizzazione del circus, aveva comunicato ad Assen che in Italia avrebbe mostrato i risultati di uno studio commissionato a un’università italiana. Sembra però che l’unica cosa che verrà rivelata sarà il nome dell’ateneo.

Nella tanta decantata era della comunicazione, la disinformazione sembra essere l’unica cosa sicura, e intanto la Federazione Internazionale rimane in disparte, a guardare.


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