Sic: "Gli spagnoli? Un disco rotto"

Il pilota di Coriano è stanco delle polemiche di Pedrosa: "sarebbe meglio parlare"

Si può dire di tutto di Marco Simoncelli, ma non che non sia uno tra i più veloci piloti della MotoGP di questa stagione. Anche sul Mugello ha confermato la sua crescita stampando il primo tempo nelle prove libere della mattina, mentre nel pomeriggio non è sceso in pista. “In quelle condizioni si rischia per niente – ha spiegato il pilota di Coriano – non si riescono a ricavare dati per la messa a punto. In gara è una cosa, ma in prova è meglio evitare certi rischi se si può”.

Dev’essere stata una giornata strana ai box.

Mi sono riposato, ma il turno di prove sembrava non finire più, speriamo domani ci sia il sole”.

Quali indicazioni hai ottenuto dalle prove della mattina?

Siamo scesi in pista con la configurazione di Assen e mi sono subito trovato bene. Domani dovremo fare qualche modifica, ma la base di partenza è molto buona”.

Il tuo giudizio sui lavori di asfaltatura è positivo?

Sì, girare con questo nuovo asfalto è bellissimo e garantisce grande aderenza, anche per questo mi è dispiaciuto perdere il secondo turno oggi. Le buche sono quasi tutte scomparse, solo alla seconda delle Arrabbiate e in uscita dalle Biondetti c’è ancora qualche avvallamento”.

Questa mattina solo 40 millesimi ti hanno separato da Stoner, è lui l’avversario più pericoloso?

Non è il solo, in questo campionato ci sono sempre cinque o sei piloti in lotta per la vittoria, quelli delle Honda e delle Yamaha ufficiali e Valentino, lui non si sa mai cosa possa inventarsi in gara”.

Come hai reagito agli attacchi di Pedrosa che ieri ti ha portato in conferenza stampa?

Mi sembra di sentire un disco che si è incantato, forse gli spagnoli continuano a parlare perché hanno tempo da perdere. Io con Dani vorrei parlare e chiarire ogni cosa, non capisco perché lui invece non voglia. Il confronto è la cosa migliore in questi casi”.


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