Dalla Spagna un no alla gara di Motegi

Il circuito giapponese è nella zona di rischio per il Ministero degli Esteri


Si rincorrono le notizie sul Gran Premio del Giappone, il più controverso di tutta la stagione. Dopo il terremoto che ha scosso il paese del Sol Levante, la gara in programma 24 marzo è stata spostata al 2 ottobre. I lavori di riprestino sul circuito danneggiato dalle scosse sono terminati, ma a preoccupare piloti e addetti al lavoro non sono le condizioni dell’asfalto ma il pericolo di essere esposti a radiazioni.

La pista di Motegi si trova infatti a circa 110 km dalla centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata dal sisma e da cui ci sono state ripetute uscite di materiale radioattivo. Per il Ministero degli Esteri spagnolo il pericolo è reale e su una circolare diffusa tramite il suo sito internet ha indicato in 120 km il raggio minimo di sicurezza dalla centrale, mentre la zona a 80 km dalla centrale viene considerata off limits.

Dati completamente diversi da quelli comunicato dalla Dorna ai piloti di MotoGP durante il Gran Premio di Catalogna, quando aveva detto che il livello di radiazioni a Motegi era inferiori addirittura a quelli rilevati in una città come Roma. L’organizzatore aveva confermato l’appuntamento giapponese e rassicurato sui rischi di contaminazione.

Contrario a questa decisione si è subito dichiarato Jorge Lorenzo: “sono giovane e non voglio mettere a rischio la mia salute” le sue parole. Il campione del mondo, a Barcellona, aveva avuto anche un incontro con Valentino Rossi per parlare dell’opportunità di non correre. Il campione pesarese non si era sbilanciato: “non andrei in Giappone, ma bisogna vedere cosa decideranno gli altri piloti”.

Intanto la Dorna latita, durante la conferenza stampa tenutasi ad Assen, il CEO Carmelo Ezpeleta aveva assicurato che durante il finesettimana del Mugello sarebbero stato presentato uno studio sui livelli di radioattività a Motegi, commissionato a una non meglio specificata università italiana. Al momento in cui scriviamo, non è stato ancora comunicato quando verranno divulgati questi dati.

La Federazione Internazionale si era schierata in favore della conferma del gran premio, ma aveva rinviato la decisione definitiva dopo una riunione che dovrebbe tenersi in questi giorni. Anche per la FIm non si sono aggiornamenti.

Tutto è ancora avvolto nel fumo, in attesa che sia sostituito da una nube tossica.

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