Simoncelli (ci) è cascato di nuovo e a farne le spese questa volta è stato il campione del mondo in carica, travolto alla quinta curva, la Strubbene, del primo giro dalla Honda biancorossa. Sic non l'ha fatto apposta, questo veramente è stato un incidente di gara, ma a Lorenzo non è rimasto altro da fare che correre verso la sua M1 per rientrare in pista il primo possibile.
A ringraziare per primo il pilota di Coriano è stato Ben Spies, in quel momento in prima posizione, che ha sfruttato l’incidente per mettere fra sé e Stoner e Dovizioso un paio di secondi importanti per potere gestire la gara con tranquillità. Il secondo grazie è di Stoner che si è ritrovato con il più diretto rivale in campionato fuori dai giochi e ha pensato solo alla classifica, tirando i remi in barca non appena ha capito che riprendere il texano sarebbe stato difficile.
L’ultimo a trarne vantaggio è stato Valentino Rossi: superati "a tavolino" due dei piloti che gli sarebbero stati sicuramente davanti si è visto servire su un piatto d’argento la quarta posizione. Un risultato incoraggiante al debutto con la Ducati GP11.1 e che, parzialmente, nasconde i trenta secondi che ha accusato sul traguardo dal vincitore.
Al via il più veloce è Spies, solo poche curve e Simoncelli cade travolgendo l'incolpevole Lorenzo, mentre tenta di sorpassarlo. A trarne vantaggio è ben Spies che prende giro dopo giro vantaggio sulla coppia HRC composta da Stoner e Dovizioso, mentre Rossi è quinto, dietro a Crutchlow e davanti al compagno di squadra Hayden. Il primo giro è l’ultimo per Abraham e De Puniet, i due piloti della Ducati sono a finiti a terra in rapida successione. Intanto Lorenzo e Simoncelli riescono a rientrare in pista, mentre Rossi riesce a superare l’inglese della Yamaha, che sarà costretto a rientrare ai box al dodicesimo giro per un problema al lato destra della gomma anteriore.
Il duello fra il texano e la coppia Stoner- Dovizioso continua a distanza con Spies che risponde a suon di giri veloci ai tentativi di recupero dei piloti Honda. Quando capiscono che l’impresa è impossibile, chiudono il gas e pensano solo più ad arrivare sul podio. Gli unici “brividi” arrivano dallo schermo dei tempi, seguendo la rimonta di Lorenzo e Simoncelli: lo spagnolo taglierà il traguardo sesto, dietro a Hayden, l’italiano nono.