Yamaha: quel maledetto 9° giro

Lorenzo: “Potevo giocarmela con Stoner”. Spies dolorante


Il team ufficiale Yamaha esce dall’Inghilterra con le ossa rotte: soltanto in senso figurato, fortunatamente, dato che Spies e Lorenzo, caduti uno dopo l’altro a pochi secondi di distanza nello stesso giro di gara, il nono, fisicamente stanno bene. Il texano, scivolato all’insidiosa staccata della curva 1 (quella che ha tradito anche Simoncelli), ha soltanto un po’ di mal di schiena, essendo finito violentemente contro le barriere in fondo alla via di fuga. Ben in un primo momento ha pensato al peggio, ma fortunatamente nulla di grave: qualche giorno di riposo lo farà tornare in forma per Assen.

Il bollettino medico positivo, però, è l’unica buona notizia di una gara che per la Casa dei tre diapason è finita anzitempo, mentre la HRC andava a cogliere la seconda doppietta stagionale e sul podio finiva un’altra M1, quella del team satellite Tech3 di Colin Edwards.

Una battuta d’arresto che pesa più che altro per Lorenzo, che non solo vede svanire i 7 punti che ancora aveva di vantaggio su Stoner, ma che ora si ritrova inseguitore, staccato di ben 18 lunghezze. “Stavo guidando bene – ha spiegato Jorge – e aspettavo il momento giusto per superare Dovizioso… ma poi sono caduto. Sono dispiaciuto perché si tratta di un errore mio, ed è un peccato per il team, che aveva fatto un gran lavoro. Simoncelli era lì vicino dietro di me, è vero, ma non ero preoccupato per lui, avevo soltanto il timore che Casey potesse andare via se non fossi riuscito a superare in fretta Dovizioso. Credo che avrei potuto lottare con lui per la vittoria. Ora non ci resta che aspettare Assen, dove andremo per vincere!”.

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