Vale: Mi prendo il 33% della colpa

VIDEO Per Rossi gli errori sono suoi, della Ducati e della squadra

Vale: Mi prendo il 33% della colpa
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Il peggior weekend dall’inizio dell’avventura Rossi/Ducati è dovuto a un mix di “colpe”, da ripartire equamente tra pilota, moto e team.

Questa l’analisi del pesarese subito dopo il Gran Premio di Gran Bretagna, chiuso al sesto posto a un minuto dal vincitore Stoner.

“Direi che le colpe di questo weekend siano da dividere equamente in tre parti: io comunque ancora non riesco a guidare la moto come andrebbe guidata, e quindi mi prendo il mio 33%; la moto attualmente, soprattutto sull’asciutto, non è competitiva come Honda e Yamaha, e questo è l’altro 33, infine anche la mia squadra deve lavorare meglio durante il weekend, perché qui siamo sempre andati più piano di Hayden. Stamattina nel warm-up sul bagnato ero riuscito a stargli davanti, poi però in gara la mia moto ha continuato ad essere difficile da guidare, invece Nicky è riuscito a fare una gara egregia, facendo addirittura segnare il giro più veloce, dimostrando che la Ducati, almeno sul bagnato, è competitiva. Questo vuol dire che dall’altra parte del box sono stati più bravi di noi a mettere a posto la moto”.

Pensi che la squadra di Nicky abbia un vantaggio dall’avere più esperienza su questa moto?
"La conoscenza della moto, aiuta, sicuramente, perché questa reagisce alle modifiche in un modo un po’ strano, però non possiamo dire che sono stati più bravi di noi perché hanno più esperienza. Lo sono stati, punto. Oggi, dalla mattina al pomeriggio, Hayden ha tolto 3-4 secondi, io invece sono stato più veloce nel warm-up che in gara…”.

Possibile che il fatto di non aver corso qui lo scorso anno abbia inciso così tanto?
“Alla fine si è rivelato un handicap perché non essendo mai riuscito a guidare una moto a posto, ho fatto più fatica a conoscere una pista così difficile e così lunga, ma non si può dire che sia stato uno svantaggio di quelli grossi. Il problema è che siamo partiti lontani e in tutto il weekend non siamo riusciti a risolvere nulla”.

Sul fronte moto la Ducati sta lavorando: gli aggiornamenti che aspetti riusciranno a farti cambiare il rapporto che hai ora con la moto?
“Non saranno cambiamenti radicali, dobbiamo sistemare 2 o 3 cose, e spero di avere questi aggiornamenti il prima possibile, anche se non arriveranno comunque prima del Mugello. Se saranno utili, potrò dirlo quando avremo il materiale: noi abbiamo dato indicazioni precise, ma soltanto quando lo proveremo saprò dire innanzitutto se siamo riusciti noi a dare le indicazioni giuste, e poi se la Ducati è riuscita a tradurle in concreto”.

La caduta di questa mattina nel warm-up a cosa è imputabile?
“Stavo migliorando il mio tempo di 1”5, ma a un certo punto mi sono ritrovato De Puniet in mezzo alla pista che mi ha fatto perdere tempo, mi sono un po’ innervosito, ho staccato 5 metri dopo e mi si è ‘chiuso’ lo sterzo. In quel punto lì però eravamo sempre al limite con la nostra moto”.

In gara chi ha rischiato è finito per terra. Tu quanto margine ti sei tenuto?
“Ho cercato di dare il massimo, a un certo punto giravo in 2’24”, che in quel momento non era male, poi quando ho provato a spingere un po’ di più ho preso due o tre rischi, e sinceramente rischiare di cadere con quello davanti e quello dietro di me a 10 secondi, non mi sembrava una buona idea… Da lì in avanti ho cercato soltanto di arrivare in fondo, anche perché faticavo a tenere in temperatura le gomme, quindi la sensazione era sempre di pericolo”.

Edwards e Simoncelli, due tuoi grandi amici: il primo sul podio dopo la rottura della clavicola, l’altro ancora ritirato. Come giudichi la loro gara?
“Quando ho visto Colin salire sul podio ero sinceramente molto contento per lui, è un grande amico e una persona divertentissima. Gli ho fatto i complimenti durante il giro d’onore, anche perché si è operato alla clavicola pochissimi giorni fa! Purtroppo Simoncelli ha fatto un altro errore mentre stava andando bene: credo debba cercare di capire perché va forte ma poi incappa in questi errori, ecco. Mi dispiace per lui, comunque va forte quindi prima o poi il suo momento arriverà”.



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