Il turno di qualifiche della MotoGP è iniziato a Silverstone con un brutto highside di Cal Crutchlow al 2° giro, probabilmente con gomme ancora non in temperatura. Il britannico è atterrato rovinosamente sulla spalla sinistra operata qualche mese fa ed è stato trasportato in barella al centro medico e successivamente in ospedale con l'elicottero, dove gli è stata diagnosticata la frattura della clavicola sinistra, la stessa operata qualche mese fa. Il pilota Yamaha non potrà quindi correre nel GP di casa, per questo Motomondiale la cui griglia di partenza è tenuta sotto scacco, oggi come mai, da un numero di clavicole fratturate, da record! Cal, probabilmente, sarà operato lunedì, perché in serata era ancora sotto osservazione nell'ospedale di Oxford per trauma cranico.
Casey Stoner si è portato a casa la sua quarta pole position. Il canguro australiano, il cui cognome, sarà una casualità, è scritto dentro al nome del circuito inglese, ha estratto i suoi superpoteri dal marsupio, sfoderando un 2'02"020. Come sempre più spesso accade, non è stato possibile raggiungerlo, nemmeno per un Marco Simoncelli fulmineo che finalmente comincia a trovarsi a proprio agio anche con gomma dura, e che si è infilato al penultimo giro tra Stoner e Lorenzo, in seconda posizione.
Va a chiudere la prima fila proprio Jorge Lorenzo con il tempo di 2'02"237. Lo spagnolo sembra un po' in difficoltà rispetto allo scorso anno, in cui ha vinto il mondiale. In realtà il gap tra lui e i piloti Honda non è probabilmente da imputare ai piloti stessi, ma alla grande crescita di Honda, quest'anno. Sembra infatti che tutto ciò che manca alla Yamaha di quest'anno, lo stia aggiungendo Lorenzo con il proprio talento e la propria maturità.
Dietro di lui, a -657 millesimi dalla vetta, si è piazzato Ben Spies (al suo primo podio a Silverstone lo scorso anno) che apre la quarta fila, affiancato da Dovizioso, 5° a -1"192 e da un clamoroso sesto posto di Karel Abraham, primo fra i piloti Ducati. Il giovane rookie di Brno, al suo primo anno a Silverstone con una GP, dopo una breve ma intensa carriera ricca di errori e di cadute sta maturando di gara in gara, e questo sesto posto, a 2"006s da Valentino Rossi con una moto che in teoria dovrebbe essere inferiore, gli rende certamente onore.
Seguono Edwards (8°), poi Bautista, De Puniet, Aoyama e Barberà.
Valentino Rossi, indietro per tutto il fine settimana, ha chiuso in 13a posizione e partirà in 5a fila, davanti solo a Elias e Capirossi. Il Vale nazionale ha chiuso a -3.761s dalla vetta, chiara conferma che la Ducati ha inforcato la direzione opposta nella ricerca della soluzione.
Al suo 7° giro, brutta scivolata di Toni Elias, che contina ad avere grossi problemi nel riuscire a far entrare le gomme in temperatura. Fortunatamente il campione del mondo spagnolo Moto2 non ha riportato danni fisici.