Nello schieramento in griglia asciutta, i 15 piloti della MotoGP (orfana di Dani Pedrosa e Colin Edwards per le rispettive fratture alle clavicole) si sono presentati quindi con gomme slick, sotto un cielo grigio e minaccioso.
Dovizioso, Stoner e Crutchlow hanno montato una gomma dura al posteriore, mentre tutti gli altri la 'medium' (cioè la morbida). Ed è questa, forse, la chiave di lettura di una gara sottotono del poleman Simoncelli, oltre alla pessima partenza.
Ha vinto l'imprendibile Stoner, che ha dominato tutta la gara come spesso sa fare lui distaccando di 2”403 Jorge Lorenzo; l'australiano, alla sua terza vittoria staginale, ha aggiunto così 25 importanti punti nella classifica del mondo che per ciò che lo riguarda è ora a quota 91, classifica condotta da Lorenzo che con oggi sale a quota 98 punti.
A calcare il terzo gradino del podio è andato Ben Spies. Una gara bellissima per il texano, dopo un inizio di stagione in parte difficile e in parte sfortunato. Per Ben questo è il primo podio stagionale.
Bella anche la gara di Andrea Dovizioso, eterno quarto, che... per un secondo (nel vero senso) ha mancato il podio. Dovi non è riuscito a raggiungere 'Texas Terror' ma ha saputo tener testa agli attacchi di Valentino Rossi, che ha lottato e ha chiuso in 5a posizione.
"Abbiamo fatto una modifica al setting in questi giorni per trovare un po' di stabilità - ha detto Rossi a caldo - che abbiamo provato nel warm up dov'era andata bene sul bagnato, ma poi in gara ci ha penalizzati, questa rimane una bella lezione per il futuro".
Dietro di lui Marco Simoncelli, autore di una pessima partenza e probabilmente non ha azzeccato la scelta della gomma posteriore, chiudendo per la gioia dei suoi detrattori solamente in sesta posizione, a 11”831 di ritardo dalla vetta.
Poi Crutchlow e Hayden rispettivamente al 7° e 8° posto; 9° Capirossi, che ha beffato Karel Abraham (10°) 'al fotofinish'. Deludenti i tre spagnoli Barbera, Bautista ed Elias: a nulla ha potuto il fattore campo-
La gara. Si spegne il semaforo di Montmelo per dare inizio ai 25 giri e parte benissimo Jorge Lorenzo, che passa Simoncelli in esterno si porta davanti. Serie di errori di Simoncelli, che parte malissimo dalla pole position, si fa superare da De Puniet e rimane a centro gruppo intrappolato nel traffico della partenza. Scatta invece benissimo Valentino Rossi dalla 7a casella e raggiunge subito la 4a posizione. Al primo giro passano le fotocellule: Lorenzo, Stoner, Spies, e Dovizioso che risponde a Ross mettendolo dietro ( 5°). Al secondo giro Stoner passa Lorenzo e inizia ad allungare. Li seguono Spies, e Rossi in duello con Dovizioso: il pilota di Forlimpopoli passa un paio di volte di potenza il pilota Ducati in staccata alla fine del rettilineo. Al 3° giro c'è un contatto tra Aoyama e De Puniet; per loro il GP finisce nella ghiaia mentre il più fortunato Karel Abraham che è nel gruppo, resta in piedi e transita incolume sulla via di fuga. Ora ci sono solo 13 piloti in gioco. Simoncelli dalla 7a posizione passa Hayden e inizia a tentare una scalata, che però si ferma lì al 6° posto.
Al 9° giro transitano attraverso le fotocellule: Stoner (costante sul 43”4), poi Lorenzo, Spies Dovizioso, Rossi e Simoncelli; Crutchlow, dall'8a posizione, passa Hayden e si mette al settimo posto, quello ch emanterrà fino alla fine della gara.
Al 12° giro, esattamente a metà gara, viene data la bandiera bianca, cioè quella regola del flag-to-flag che informa i piloti che in caso di pioggia hanno la facoltà di entrare ai box e di sostituire la loro moto con l'altra pronta, rigorosamente fuori dal box, in assetto differente (in questo caso da dry a wet). Non piove però concretamente, e tutte le seconde moto schierate in attesa del cambio moto rimangono intonse in pit lane.