La situazione incerta del meteo a Barcellona ha graziato i piloti della classe regina nella sessione di qualifica, che hanno potuto procedere con la messa a punto delle loro motoGP per la conquista della posizione in griglia, in assetto da asciutto.
Marco Simoncelli ha esorcizzato il territorio (in parte) nemico cogliendo la prima pole della carriera in MotoGP. Leggermente sottotono nella prima metà del turno, dove si è mantenuto fra il 4° e 5° miglior tempo, il Sic ha passato al suo penultimo giro Casey Stoner (2°) di soli 16 millesimi. Marco ne aveva ancora e nell'ultimo giro si stava ulteriormente migliorando, quando però ha perso oltre mezzo secondo recuperando una caduta certa con il ginocchio della gamba destra. Un applauso va quindi a Marco, che ha saputo farsi scivolare le polemiche (e i fischi) che l'hanno coinvolto in questi giorni, e al team Honda Gresini che in questo fine settimana ha saputo crescere insieme a lui. Mentre era nel recinto del 'parco chiuso', la folla dagli spalti gridava: "fuera! fuera! fuera!"; Fausto Gresini ha scherzato: "Cosa dicono? Mi sebra di sentire bravo! bravo! Bravo!", mentre Jorge Lorenzo ha commentato: "Che la smettano di fischiargli e di inveire contro di lui, Simoncelli è un gran pilota e prima di tutto è una persona. Ha capito di aver sbagliato ed imparerà dai suoi errori". Bene così.
Casey Stoner ha dominato senza sosta per quasi tutti i 60 minuti dedicati alle qualifiche, nonostante qualche problema di squotimento della sua Honda. Quasi. L'australiano (1'42”429) ha dovuto cedere agli attacchi di Simoncelli e partirà quindi dalla seconda posizione.
Va a chiudere la terza fila il pilota di casa Jorge Lorenzo (1'42”728), non perfettamente a suo agio questo fine settimana con la sua Yamaha. Il distacco da Simoncelli è di oltre 3 decimi, non sarà facile per lui mantenere il passo gara indiavolato di Marco e di Casey di fronte al suo pubblico.
Ottimo il 4° posto del texano Ben Spies. Il pilota Yamaha Tech3 sembra aver ritrovato il suo smalto di sempre; scivola invece in 5a posizione Andrea Dovizioso con 336 millesimi di ritardo, che però era stato secondo dietro a Stoner durante tutta la prima mezz'ora del turno. Peccato, in una sua partenza dalla prima fila ci avevamo sperato un po' tutti...
Ottimo sesto posto di Cal Crutchlow. Il rookie inglese cresce gara dopo gara e dimostra un gran temperamento.
Apre la terza fila Valentino Rossi dalla 7a posizione. Il campione Ducati, che ha girato con una delle moto con il motore nuovo (ora la punzonatura del Team Ducati per ciò che riguarda Valentino è a quota 3 motori, su 6, mentre Hayden, anche lui con un nuovo propulsore, è a 4 su 6, come affermato da Vittoriano Guareschi) ha lavorato per cercare maggiore grip al posteriore. La correzione del tiro da parte del suo staff tecnico non è riuscita a centrare perfettamente l'obiettivo, e Valentino non ha potuto abbattere il muro del '43.
“Peccato che Crutchlow ci ha rubato la 2a fila - ha commentato Rossi a caldo - ma è stata colpa mia perché avrei potuto fare meglio. Per fortuna stamattina non mi sono fatto niente nella scivolata; il nostro passo con la gomma dura migliora, il motore nuovo mi piace perché eroga meglio in accelerazione: abbiamo deciso di giocarci le nostre carte oggi pomeriggio e di punzonarlo per non avere problemi domani; il Sic è stato bravissimo però è preoccupante che continuate a farmi domande su di lui, mi preoccupa che mi chiediate sempre di lui, spero che non me le facciate più”, ha poi scherzato il campione, che alla domanda su una previsione per la gara di domani ha aggiunto: “Dipende dalle temperature, qui dopo 7/8 giri è difficile per tutti per le gomme, vediamo chi ha quei decimi in più con le gomme consumate”.
Dietro di lui ha chiuso Nicky Hayden, 8° a soli 5 millesimi da Rossi, poi Bautista 9°: cosa che sta a significare che lo spagnolo si è quasi ripreso del tutto dall'infortunio al femore in Qatar e forse anche che il fattore campo lo sta aiutando con i suoi benefici effetti.
Da segnalare che a 4 minuti dall'inizio del turno, Karel Abraham ha fatto una scivolata nella quale ha perso il massimo angolo alla penultima curva, forse per gomma fredda, in un punto in cui le MotoGP viaggiano a 150 km/h. Il pilota ceco ha accusato un forte dolore al polso della mano sinistra ma è rientrato a circa 20 minuti dalla fine, chiudendo in 15a e ultima posizione.