In America con 30 cv in meno

Il circuito di Miller è impegnativo per l'altitudine che influisce sui motori


La caratteristica principale del circuito del Miller Motorsports Park non sta nella lunghezza (4,907 km) né sulle curve (tredici a sinistra e dieci a destra), quanto nell'altitudine. L'impianto americano si trova, infatti, a circa 1.300 metri sul livello del mare.

"Un motore Superbike perde tra il 10 e il 12% della sua potenza - ha detto Silvano Galbusera, capo tecnico di Marco Melandri alla Yamaha - ed è difficile da imparare. Stiamo lavorando per migliorare la ciclistica, al fine di garantire una migliore stabilità della moto in uscita di curva".

Frankie Carchedi, capo tecnico di Eugene Laverty descrive così la pista dell'Utah:  "La prima parte è veloce e scorrevole mentre la seconda più tortuosa e tecnica. E' molto importante mantenere un grip costante per tutta la lunghezza della gara. Le gare degli ultimi anni dimostrano che viene premiato che realizza i migliori tempi sul giro nel finale della gara".

L'altitudine non sempre è un problema: "Salt Lake City è un circuito interessante. - dice Bernhard Gobmeier, direttore di BMW Motorrad Motorsport - Si corre ad alta quota c'è e questa è una buona cosa per noi, perché la nostra S 1000 RR ha migliori prestazioni rispetto alle altre moto. L'altitudine non dovrebbe avere un effetto particolarmente negativo sulle nostre moto. Inoltre, nel frattempo, abbiamo svolto molto lavoro sul telaio e abbiamo sostenuto un promettente test a Misano, che ci dà fiducia  per gli Stati Uniti. "

Per la Honda, invece, il circuito a pochi chilometri da Salt Lake City è diventato con il tempo, un problema. Infatti, dopo la doppietta conquistata con Carlos Checa nel 2008, la Casa giapponese ha visto i suoi risultati calare: due podi l'anno successivo e nessuno l'anno scorso, ma il team Ten Kate ha intenzione di modificare l'andamento: "Abbiamo portato nei test di questa settimana molte parti nuove compreso un nuovo forcellone e differenti forcelle. - ha detto Ronald Ten Kate - Nelle poche ore asciutte che abbiamo avuto durante i due giorni abbiamo provato nel miglior modo possibile e tutto è stato molto positivo. Ma abbiamo veramente bisogno di più tempo per provare su percorrenze più lunghe e per ottenere un set-up che ci consenta di andare veloce. Siamo impazienti di verificare nella prima sessione di prove di sabato i risultati delle nostre prove".

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