Il Bello, il Brutto, il Cattivo

Il Gran Premio di Francia ha offerto molti spunti di riflessione


Questa settimana questa rubrica arriva con folle ritardo, ma crediamo che di argomenti di stretta attualità da trattare ce ne fossero abbastanza ed abbiamo preferito lasciare la parola ai protagonisti. Oggi che dovrebbe essere una giornata relativamente tranquilla vediamo di fare il punto dopo quattro gare del Motomondiale. La prima cosa che ci viene da scrivere è che la MotoGP ha effettuato il primo giro...di pista. Si era iniziato con la vittoria di Stoner in Qatar, e tutti a dire che Casey non avrebbe avuto avversari, poi è arrivata Jerez con l'incidente fra l'australiano e Rossi che ha un po' sconvolto la classifica con la vittoria di Lorenzo, che ha fatto pendere il pronostici verso di lui, successivamente si è approdati all'Estoril con il successo (meritato) di Pedrosa.

Tre gare e tre candidati al titolo. Di volta in volta dati per favoritissimi...Le Mans ha rilanciato Casey Stoner, ma anche dimostrato che questo mondiale è più che mai isterico e può succedere di tutto, quindi occhio anche al numero 46.

De Puniet e Stoner, Le MansIL BELLO - E' stato la gara della MotoGP, ma vorremmo dire l'intera giornata. Colpi di scena a ripetizione, fin dal warm-up. Non tutti positivi, ma certo non ci si è annoiati!

IL BRUTTO - Dopo la penalizzazione di Biaggi a Monza un'altro ride through, questa volta comminato a Simoncelli. Preferiremmo che le gare si decidessero in pista, ma la Direzione di Gara dopo esser stata addormentata per così lungo tempo si è improvvisamente svegliata. Non entriamo nel merito delle decisioni prese. E' giusto punire, ma il metro usato dovrebbe essere uguale per tutti. La fucilazione di Monza se comparato il reato a quello di Le Mans rimane eccessiva.

IL CATTIVO - Il modo in cui viene gestita la giustizia nel motociclismo continua a non piacerci. Troppo potere alla Dorna, troppo potere all'Irta. Troppo potere alla politica. Dov'è l'organo di controllo (FIM)?

LA DELUSIONE - Iannone ma che fai? All'inizio della stagione pensavamo che avessi il mondiale della Moto2 in mano, ma Stefan Bradl ha preso il tuo posto. La tua velocità non si discute, ma bisogna partire più avanti e soprattutto gestire le gare.

LA SORPRESA - Il giovanissimo Viñales in 125 ci ha colto di sprovvista. Ha corso una gara da consumato protagonista ed ha partecipato solo quattro gare del mondiale! Il confronto con i ragazzi del nostro Team Italia è sconfortante.

LA CONFERMA - La Honda si è confermata la moto da battere in MotoGP. Se ci pensate la classe regina è l'unica nella quale ancora si sfidano le Case. La Moto2 è una accozzaglia di mezzi dei quali non frega niente a nessuno, tranne che ai loro preparatori, e la 125 una cilindrata ormai estinta. Profetizziamo maggior entusiasmo per la futura (prossima) Moto3, perlomeno rivedremo Honda, Yamaha eccetera.

IL SORPASSO - E' quello di Simoncelli, naturalmente. Fosse riuscito lo avrebbe trasformato in genio, sbagliandolo è diventato (anzi si è confermato) un dinamitardo. Come dicono gli inglese: from hero to zero.

L'ERRORE - Il pugno di Stoner a De Puniet è stato un brutto errore. Così come lo è stato il girovagare per la pista di randy. I due si sono scusati poi reciprocamente, anche se solo Casey è stato multato. Una occasione persa per entrambi per dimostrarsi uomini di sport quando serve, cioè in pista.

Casey Stoner, Le MansLA CURIOSITA' - Sabato notte le zone circostanti il paddock di Le Mans si trasformano in una vasta area senza legge nella quale dominano gli ubriachi violenti. E' un brutto pubblico quello francese, rissoso, ignorante. Però sono tantissimi e vengono quasi tutti in moto. Ci domandiamo come, in tanti anni, la gendarmerie non sia riuscita ad arginare il fenomeno. Ci domandiamo anche come mai attorno ad un circuito mitico e collaudatissimo non siano riusciti ancora a mettere in atto una circolazione accettabile.

IO L'AVEVO DETTO - "Il sorpasso di Simoncelli su Pedrosa mi è parso lecito". Lo ha detto alla TV spagnola Alex Criville, iridato della 500 nel 1999. Forse a causa del fatto che nel 1996 buttò giù ad Eastern Creek il suo compagno di squadra Mick Doohan all'ultimo giro (la vittoria andò a Capirossi). Il giorno dopo, subissato di critiche, si è smentito: "Non avevo visto bene il filmato".

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