Direzione Gara: un altro errore

Multare Stoner e "assolvere" De Puniet non è stata la decisione corretta


La Direzione di Gara ha perso un'altra buona occasione per dimostrare di conoscere leggi e diritto e, soprattutto interpretare gli avvenimenti nella maniera corretta.

E' stato, infatti, sanzionato il pugno di Stoner sulla spalla di De Puniet, ma non il comportamento scorretto e pericoloso di Randy che ha tagliato la pista all'australiano.

Cinquemila euro di multa al pilota della Honda non intaccano le sue finanze, ma lo convinceranno una volta di più che non c'è giustizia nella MotoGP. Il suo comportamento, infatti, è stato scorretto ed arrogante, ma non pericoloso. Quello del francese, ancorché giustificato dalla necessità di aggiustare il freno, è stato invece estremamente pericoloso.

Gironzolare per la pista a bassa velocità infatti è una delle cause più frequenti di incidenti. Ricordiamo, per favore, quanto accaduto a Bubba Shobert a Laguna, per di più a gara finita.

Un giudizio corretto della Direzione di Gara dunque, questa volta avrebbe dovuto comprendere una multa ad entrambi. Non necessariamente solo pecuniaria. Se infatti Stoner è stato eticamente scorretto, De Puniet ha creato una potenziale situazione di pericolo. Il classico caso da cartellino giallo.

Non comprendiamo il motivo per cui i comportamenti pericolosi non debbano essere sanzionati.

Questo non è il caso di mettere le frecce alle moto da Gran Premio: i piloti sanno bene cosa devono o non devono fare. E' solo che alcuni a volte si dimenticano come ci si deve comportare in una pista.

Solo chi non ha mai girato in circuito non si rende conto che la sicurezza inizia quando i piloti possono fidarci ciecamente l'uno dell'altro. Qualsiasi comportamento che mette in discussione questa prima legge va sanzionato.

Una volta quando i piloti, momentaneamente, volevano mostrare di non essere in "racing mood" staccavano un piede dalla pedana (la freccia!) per mostrare la direzione che stavano prendendo e avvisare chi seguiva.

Oggi ci capita di vedere questo gesto sempre più raramente.

E sarà sempre più raro con decisioni come quella presa oggi a Le Mans.

Comportamento scorretto non è solo quello attivo (Stoner), bensì anche quello omissivo (De Puniet). Dimenticando le corrette regole di comportamento in circuito si creano SEMPRE situazioni di pericolo.

Per la cronaca questo è stato il metodo seguito dalla Direzione di Gara a Donington, in occasione del mondiale Superbike per la lite Biaggi-Melandri. Il primo è stato multato per ciò che è accaduto in pista, Max per l'atteggiamento deplorevole ai box.

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